Dal momento che Rajon Rondo è fuori per il resto della stagione causa infortunio al crociato, non sono l’unico ad essere convinto che in casa Celtics servono dei grandi cambiamenti: è forse giunto il momento di transizione verso una nuova fase.
Ma tra affermare ciò e pensare ad un qualcosa che assomigli ad una trade che coinvolga il capitano Paul Pierce c’è qualcosa di profondamente sbagliato.
Quello in corso è il quattordicesimo anno che Pierce veste i colori di Boston, con cui è stato campione ed MVP delle Finals ed ha indossato già per ben dieci volte la canotta da All-Star. Si può benissimo affermare che da quando l’era di Bird è terminata, sia stato proprio Paul Pierce a prendere il suo posto come icona e uomo franchigia. Non credo esista un tifoso in quel di Boston che posso dare contro il capitano. Secondo me pensare di scambiarlo è difficile già solo per semplici e del tutto giusti motivi sentimentali.
Lui da Boston non vuole andarsene; così ha dichiarato al Boston Herald.
“Lo sapete, voglio ritirarmi da giocatore dei Celtic,” ha detto Pierce. “Questo è il mio obbiettivo. Ma purtroppo ciò non è in mio potere. La dirigenza prende le decisioni, ma è comunque qualcosa che desidero profondamente.”
Il GM Danny Ainge ha parlato più di una volta di voler rompere quest’era Celtics il prima possibile. Ma può realmente permettersi di scambiare Paul Pierce?
Il capitano ha un contratto che lo lega ai Celtics per una sola stagione, che può essere comprato per 5 milioni di dollari. E’ ancora un prezioso realizzatore che può creare dal palleggio il tiro ed ora che Rondo è fuori non può che essere indispensabile per aggiungere punti al tabellino di Boston.
D’altro canto il suo valore è ancora alto. Ma la dirigenza riuscirà sul serio a premere questo pesante grilletto?
@matteolorenzo