La squadra di coach Popovich è la prima in NBA per numero di giocatori internazionali nel roster. Tra questi figurano atleti di primissimo livello come Parker e Diaw (Francia), Ginobili (Argentina) , ma anche tanti gregari come l’altro francese Nando De Colo, gli australiani Mills e Baynes , Joseph (Canada) , senza dimenticare il caraibico Duncan.
Nel corso degli anni, la franchigia di San Antonio è stata una delle maggiori acquirenti di talenti internazionali, e “Pop” crede che anche le altre squadre NBA abbiano compreso l’utilità di questa mossa, facendo diffondere ulteriormente il mercato oltre oceano.
“Ci sono ottimi coach e ottimi giocatori in tutto il mondo in questo momento, e penso che tutti lo sappiano. Ci è voluto un po’ per farlo capire alla NBA. Non intendo la NBA in generale, ma parlo per le squadre, i coach e i GM.”
Popovich è da sempre stato attento ai giocatori provenienti da ogni parte del mondo, allargando la sua visione e constatando in prima persona la qualità degli atleti soprattutto in occasione dei campionati del mondo di Basket del 2002 e delle Olimpiadi del 2004, facendo parte dello staff del Team USA come assistant coach.
“Ci hanno dato lezioni per molto tempo. Penso sia migliorata la situazione ora, ma per quanto riguarda le abilità in certi campi, gli Europei sono da sempre superiori: abilità di tiro, di passaggio, di palleggio e di gioco di squadra. Per molto tempo siamo stati sempre battuti in quelle aree di gioco, e questo si notava vedendo i nostri giovani giocatori. Penso che avere questi coach e questi giocatori, provenienti dall’altro lato del mondo, abbia aggiunto tante cose alla nostra lega. Questo ha aiutato il basket americano a progredire, in modo che i giovani giocatori non abbiano la sola aspirazione di diventare schiacciatori o tiratori, ma giocatori di basket a tutto tondo.”
Per Popovich, il prossimo passo in avanti per una successiva evoluzione della NBA è sicuramente l’inserimento dei coach internazionali all’interno della lega, per dare una svolta e una nuova ondata di idee.
“Ci sono allenatori oltre oceano che sono bravi quanto quanto i nostri, o anche migliori”.
Ricordiamo che nella lega ci sono già stati allenatori e dirigenti internazionali, e in particolar modo italiani, che però figurano solo come assistenti. Ettore Messina è stato per una stagione consulente dei Los Angeles Lakers, mentre Maurizio Gherardini è dal 2006 assistente GM dei Toronto Raptors.