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Mamadou Ndiaye: la storia di un ragazzone dal Senegal all’high school

La storia di Mamadou Ndiaye è simile a quella di molti altri talenti africani del basket americano. Trovato a Dakar, in Senegal, Amadou Koundoul lo porta alla corte dei Warriors della Brethren Christian High School ad Huntington Beach in California, canotta numero 34 per lui.

Stile di gioco dominante, non tanto per l’atleticità, quella è pressochè assente, ma per il fisic monumentale: 226 cm per 140 kg!

Eh si, quando ti trovi ad essere un liceale di 16/17 anni ti immagini di trovarti al massimo quel centro di 2 metri, not bad, raddoppio, difesa ad hoc su di lui e il problema scompare. Ma quando ti trovi un diciasettenne da 220 cm ed un po’ la cosa si complica!

Mamadou spazza via completamente le (povere) difese avversarie e chiude una stagione da 22.9 punti di media, 13.2 rimbalzi e 4.7 stoppate a partita, facendo impazzire completamente gli scout dei college di tutta l’America.

Ma il destino si sa, è avverso e spesso quello che per molti è una fortuna si rivela essere il proprio tallone di Achille. Viene sottoposto ad analisi e visite mediche e i risultati purtroppo non sono dei migliori e gli viene diagnosticato un tumore all’ipofisi, zona del corpo dove viene prodotto il cosiddetto ormone della crescita. E’ necessario l’intervento per scongiurare il rischio di cecità del ragazzo, causa molto comune data la vicinanza al nervo ottico.

Subito dopo l’ennesima tegola si abbatte sul ragazzone africano: in America la salute costa, e pure molto, e il tipo di intervento non è coperto dalla sua assicurazione. Deve anche smettere di giocare a pallacanestro, il che lo costringerebbe a tornare in Senegal a causa della scadenza del visto di soggiorno.

Sarebbe la fine di una storia alquanto triste ma lo sport ci insegna che volere è potere e la speranza è ultima a morire.

Si istituisce una raccolta fondi che di giorno in giorno raccoglie tutti i soldi necessari all’operazione del povero Mamadou e nel frattempo una coppia californiana della zona decide di prendere la custodia legale del ragazzo.

Il finale perfetto di questo film? Ovviamente la scelta al draft ma Mamadou vuole prima perfezionare la sua tecnica e finire gli studi, tant’è che a Novembre ha firmato per la UC Irvine (che tra l’altro ha firmato anche il centro greco Giannis Dimakopoulos da 213 cm) ma molti hanno gli occhi su di lui visto che è stato inserito da ESPN tra i primi 100 giovani interessanti.

Niente NBA quindi per i prossimi anni per Ndiaye ma per ora si accontenterà di aver ricevuto la visita di un certo numero 24 gialloviola, Kobe Bryant, caccia via!

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