Dopo aver vinto l’MVP dell’All-Star Game 2013, il Play dei Los Angeles Clippers Chris Paul lo ha confessato: è un drogato di basket. La sua crescita di quest’anno è dovuta ad una vera e propria ossessione per questo gioco meraviglioso inventato da Naismith anni fa: “Vivo di basket ogni singolo giorno. Io, mia moglie, mio figlio; ogni giorno non guardiamo altro che basket, che ci tiene legati giorno dopo giorno sempre di più“.
“Quando iniziamo ad invecchiare, ed ora ho già 27 anni, dobbiamo iniziare a giocare di più con la testa e meno col fisico. Sono lontanissimo dallo schiacciare in testa ad un avversario; non è questo il mio gioco. Quindi devo sfruttare le mie doti al massimo.“
Paul ha chiuso la gara con 20 punti e 15 assists, quattro dei quali al suo compagno Griffin e altrettanti a Durant, al quale ha detto di: “non preoccuparsi e di correre. A darti la palla ci penserò io. Tu devi soltanto segnare.” CP3 è diventato il primo Clipper della storia a vincere questo trofeo nella partita delle stelle, ma la cosa più importante è il rispetto che questo giocatore suscita nei suoi compagni, compreso un certo Kobe Bryant, che poco prima della partita ha tweettato di essere “Emozionato di giocare con Paul, finalmente. Senza alcuna restrizione dalla lega“, riferendosi ovviamente alla mancata trade di due estati fa bloccata proprio dal commissioner David Stern.
Ora la talentuosa guardia punta alla finale Nba, senza se e senza ma. Chissà se finalmente la franchigia di Donald Sterling (che si è detto orgoglioso della prestazione di Paul) riuscirà a cambiare la sua mentalità da perdente storica. Di sicuro questo sembra il momento più propizio. E chissà se questa sua fantastica stagione possa finalmente essere coronata con il trofeo più ambito per un singolo giocatore della lega più bella del mondo. Una puntatina su quest’uomo per l’MVP di Regular Season ci sta tutta a questo punto. I bookmakers sono avvisati.