Un’altra tegola per i Chicago Bulls. Dopo avere saltato la 9ª gara consecutiva, è possibile che per la guardia Richard “RIP” Hamilton la stagione sia finita in anticipo, per via di un infortunio alla schiena che, già da qualche tempo, lo tiene fermo ai box. Coach Tom Thibodeau, dopo avere tergiversato sull’argomento la settimana scorsa, ha questa volta lasciato intendere che l’infortunio di Hamilton è più grave di quanto si pensasse:
“È un’incognita. È un infortunio alla schiena, e questo tipo di infortuni sono molto delicati. Ci resta solo da aspettare e vedere come si metteranno le cose.”
Hamilton, che come detto prima ha saltato la sua nona gara consecutiva, in stagione ha giocato 45 gare con una media di 10,2 punti in 22,4 minuti di impiego. Ma va inoltre evidenziato che la partita con i Nuggets di ieri è la 59ª assenza nelle 132 partite che i Chicago Bulls hanno giocato da quando nell’estate del 2011 “RIP” ha firmato un contratto biennale da 10 milioni di dollari.
L’infortunio della guardia no.32 si va ad unire alla già lunga lista di infortunati di casa Bulls, che ha condizionato non poco anche le ultime uscite della franchigia di Chicago (una sola vittoria nelle ultime 4 partite), costretta a ruotare stanotte contro Denver di fatto con 6 giocatori (il quintetto base Robinson, Belinelli, Deng, Boozer e Noah più Butler dalla panchina) se non si contano gli 8 minuti, in 2, giocati da Marquis Teague e dal veterano Nazr Mohammed. La mancanza per infortunio di uomini come Taj Gibson (sulla via del rientro dopo circa un mese di assenza per un’infortunio al ginocchio sinistro) e Kirk Hinrich (anch’egli comunque in via di recupero e presto di nuovo arruolabile), hanno privato coach Thibodeau di giocatori utili per la rotazione e che avrebbero sicuramente consentito un diverso tipo di impatto in alcune partite che i Bulls hanno perso in queste ultime settimane. Il probabile ritorno di Gibson e Hinrich in tempi brevi darà almeno la possibilità ai titolari di rifiatare dopo il grande dispendio di energie cui il coach li ha chiamati nelle ultime uscite e soprattutto consentirà ai Bulls di acquistare maggiore imprevedibilità, con soluzioni più varie dalla panchina (si pensi anche al buon impatto di Robinson uscendo dal pino in buona parte delle partite di questa stagione, facendo partire Hinrich come titolare). Tutto questo chiaramente aspettando il rientro di Derrick Rose, la cui data è ancora in larga parte incerta, nonostante alcuni addetti ai lavori e i compagni di squadra stessi del fenomeno di Chicago ritengano che quel giorno non sia troppo lontano.
Nel frattempo, aspettando il rientro dei vari infortunati, i Chicago Bulls hanno firmato con un decadale Malcolm Thomas, ala da San Diego State, che si è distinto nella passata summer league giocando proprio per i tori e che in questa stagione ha giocato due partite in D-League con buone cifre, distinguendosi particolarmente sotto le plance con rispettivamente 15 e 17 rimbalzi nelle due partite giocate. Thomas è la seconda soluzione temporanea che i Bulls adottano per allungare la panchina, dopo il precedente decadale a Louis Amundson, ora ai New Orleans Hornets.