Il primo passo del grande ballo si chiude senza enormi sorprese.
Sul velluto Syracuse, che spazza via Montana 81-34 (si, avete letto bene); VCU non è da meno con il +46 agli Zips di Akron (88-42). Sulla stessa lunghezza d’onda, le sicure Michigan ed Arizona livellano South Dakota State e Belmont con 15 e 17 punti di gap. Le numero 1 Lousville e Gonzaga avanzano senza grossi problemi, regolando rispettivamente North Carolina A&T (79-48 con 23 di Russ Smith) e i Jaguars di Southern con un più ristretto 64-58 (21 e 10 rimbalzi per il pittoresco vichingo Olynyk). Michigan State e Butler facili su Valparaiso e Bucknell (65-54 e 68-56), così come Saint Louis su New Mexico State (64-44). Ora piccolo focus sulle partite più interessanti e sui primi upsets.
Memphis fatica, e non poco. Gli incubi dell’eleminazione al primo turno giocano quasi un bruttissimo scherzo ai Tigers, che strappano via un sudatissimo 54-52 a Saint Mary’s, guidati da uno strepitoso Joe Jackson da 14, 6 e 7.
Lo stesso vale per Marquette che vince di 1 con Davidson. Fondamentale per le Golden Eagles è Blue, con il lay-up della vittoria e 7 dei suoi 16 finali negli ultimi 10 di squadra. Lo segue a ruota, sotto il ferro, Otule con la sua doppia doppia.
Missouri delude moltissimo. Colorado State dopo lo strappo iniziale non sembra mai in pericolo. I 26 di Dorian Green (di cui 16 nel primo tempo), permettono ai Rams di vincere la prima partita nel torneo dal 1988. Letteralmente spazzati via Oriakhi e compagni da Iverson sotto le plance: 42-19 il computo totale, 13 per il centrone ex Minnesota. Pressey saluta con 20, 7 assistenze e la sicurezza di non poter decidere una partita da solo.
Il primo scherzetto viene perpetrato da California ai danni di UNLV. La #12 sembra quasi non voler portare a casa la W finale nell’ultimo minuto, sbagliando praticamente tutti i liberi e facendo riavvicinare i #5. Poi ci pensa Crabbe a mettere il sigillo su una partita mostruosa. 19, 9 e 4 per l’inarrestabile maratoneta dalle orecchie generose quanto il suo modo di giocare. Ad aiutare i Bears anche i 40 minuti di zonaccia bulgara e il 6/6 dal campo della montagna Thurman, per lui 12 punti, tutti su affondata.
Sorpresa Harvard #14 su New Mexico #3. In una partita che di certo non passerà agli annali sia per il basket giocato, sia per la quantità di sonnolenza regalatami ad ora tarda. I cervelloni, per la gioia del buon Jeremy Lin, non paiono mai tremare di fronte ad una squadra che ha la pessima idea di sfornare la peggior prestazione dell’anno nella serata sbagliata. Oltre al centrone Kirk (22 e 12), gli altri Lobos regalano veramente un brutto spettacolo. Snell, l’unico che sembra avere quel qualcosa in più utile per riaprire la partita, si riesce a distinguere solo per la maglia fuori dai pantaloncini e per i continui richiami degli arbitri. I Crimson ne escono dunque trionfanti, guidati da 5 bombe di marca canadese con Laurent Rivard.
Tragica fine anche per Pittsburgh, sconfitta da Wichita State 55-73. Partita che si sviluppa tra gomiti alti e contatti duri. Ad uscirne vivo e decisivo, è Malcolm Armstead, che regala ai suoi Shockers 22 punti. Per i Panthers limitante, e non poco, l’1 su 17 da oltre l’arco.
Chiudiamo la galleria della scorsa notte con un iraniano in festa. Arsalan Kazemi segna 11 punti e 17 rimbalzi alla sirena finale. Oregon passa contro la favorita, e #5, Oklahoma State. Incredibile a dirsi, la sfida tra PG al primo anno è letteralmente dominata dal Duck Dominic Artis (13 e 4 rubate), che mette la museruola all’attesissimo Smart.
La giornata di oggi sembra essere ancora più interessante. Proviamo a vederla in ordine cronologico.
(15) Albany-Duke (1): I Blue Devils andranno a valanga. Memori della prematura uscita di scena dell’anno scorso con Lehigh, non concederanno nulla ai Danes. Interessante sarà il duello tra Curry e Black, quest’ultimo viaggia a 15 di media. Dollaro, anche casa, su Duke.(12) Ole Miss-Wisconsin (5): Sfida tra grosse personalità accesa già da parecchi giorni. La disputa riguarda lo strano capello di Bruesewitz, intelligente ala dei Badgers. A parlare, troppo, è Marshall Henderson, guardia di Mississipi con una personalità fuori dal comune, basti pensare all’atteggiamento nei confronti dei Gators durante la finale vita con Florida 66-63. Sarà una partita che Wisconsin potrà vincere nella metà campo difensiva. Basti pensare che i 20.1 di Henderson ad alzata, hanno contribuito Ole Miss a non scendere mai sotto i 62 segnati. I Badgers hanno un bilancio negativo (5-6) quando concedono più di 60 punti agli avversari. Dollaro sulla personalità di Henderson. Oltre che dalla sua bocca, sarebbe il caso che di far uscire un insperato upset anche dalle sue mani.(9) Temple-North Carolina State (8): Oggetti misteriosi a confronto. Alti e bassi in un vortice infinito per entrambe queste squadre quest’anno. Gli Owls saranno guidati dai 20 di media di Wyatt ed Athony Lee sarà fondamentale per portare fuori area i temibili lunghi di NCS. Leslie ed Howard privi di punti di riferimento potrebbero faticare. Dollaro su Temple. Difensivamente i Wolfpacks hanno del tremebondo.(15) Pacific-Miami (2): I Tigers non hanno nel roster un giocatore che super i 6-8 di altezza. Kadji e Gamble scherzeranno. Dollaro e tutti gli averi su Miami.(10) Cincinnati-Creighton (7): I Bluejays si affideranno, come sempre, a McDermott. Per lui cifre di rilievo, 23 e 7 rimbalzi con il 56% dal campo. Basterà l’ala piccola contro i Bearcats. Cinci pare essere la squadra ideale per fare rumore in questo marzo. Possono contare su una batteria di piccoli talentuosissima. Tra questi spiccano Sean Kilpatrick (16.9 a partita) e Cashmere Wright, che ad un nome umile, accosta 13 ad alzata con il 40% da 2 e più del 35 dalla lunga. Scelta difficilissima qui, mai Bearcats potrebbero farcela, dollaro su di loro.(13) La Salle-Kansas State (5): Gli Explorers non riusciranno a ripetere il 63% dal campo, fattore fondamentale per superare Boise State e trovarsi qui. K-State non è una squadra solida sia a livello mentale che di gioco. Rodney McGruder però non starà a guardare. Dollaro su Kansas State.(16) James Madison-Indiana (1): Facciamo tutti “ciao” con la mano al nostro amico galeotto. Hoosiers dal primo minuto sopra.(10) Colorado-Illinois (7): Andre Roberson-Brandon Paul. Il difensore dell’anno della PAC-12 sarà messo sulle tracce della guardia dei Fighting Illini, che viaggia a quasi 17 di media. Un giocatore più alto e dale braccia lunghe proverà dunque a far faticare il vero ago della bilancia di questa partita. Quando Paul segna più di 20 punti, i suoi sono 7-4, quando ne mette più di 25, sono 4-0. Magari non si ripeterà su queste cifre, ma il dollaro comunque va su Illinois.
(15) Florida Gulf Coast-Georgetown (2): Una partita che potrebbe essere non facilissima, ma che Otto Porter e compagni dovrebbero superare senza eccessivi patemi. Dollaro sugli Hoyas.
(15) Iona-Ohio State (2): Date un’occhiata al trafiletto precedente. Buckeyes senza troppi problemi.
(9) Villanova-North Carolina (8): La guardia freshman Arcidiacono ha condotto dei giovanissimi Wildcats fino a qui. Ora è tempo di fare sul serio, affronteranno i Tar Heels. E lo faranno a viso aperto, spinti da coach Wright e consapevoli d’aver sconfitto corazzate come Louisville e Syracuse. UNC però non arriverà impreparata. McAdoo (16 e 7 rimbalzi), Hairston (13.6) e Paige (7.4 e 4.6 assist), sembrano un po’ troppo per questa banda di ragazzini. Probabilmente si giocheranno le loro chances nei prossimi anni. Ad oggi il dollaro va sui ragazzi di coach Smith.
(14) Northwestern State-Florida (3): La difesa di Florida (53 punti concessi a partita) e l’equilibrio offensivo che vede tutto il quintetto aggirarsi intorno alla doppia cifra di media, dovrebbero essere due fattori decisivi. I muscoli di Young nel pitturato e gli assist di Wilbekin faranno il resto. I Demons, noti per il minutaggio equo e ben distribuito, non sembrano avere speranze. Dollaro sui Gators.
(10) Oklahoma-San Diego State (7): La partita più intrigante. Un uomo solo al comando: Jamaal Franklin. La guardia degli Aztecs guida la sua squadra in punti (16.7), rimbalzi (9.5), assist (3.2) e rubate (1.5). Ma gli altri? Veramente poca cosa. Si distingue solo la guardia all’ultimo anno Chase Tapley con 13 a serata. Per i Sooners fondamenale è l’ala Osby con i suoi 15 e 7. Partita francamente impronosticabile, il dollaro lo tengo in tasca.
(10) Iowa State-Notre Dame (7): Per portare a casa la partita i Cyclones dovranno correre. Jack Cooley (13 e 10 di media) fa paura sotto i ferri ed è senza dubbio l’uomo di punta degli Irish. Iowa è una squadra stranissima e di difficile lettura. Quarto attacco della nazione e primo per tentativi da oltre l’arco. Mente libera e pioggia di bombe. Questa la religione predicata dai Cyclones. Occhio ai due lunghi atipici, che mettono molto volentieri i piedi dietro l’arco: Ejim e Niang viaggiano entrambi sopra il 35% dalla lunga. Dollaro sui cicloni dunque. Che la tempesta di triple abbia inizio.
(16) Western Kentucky-Kansas (1): coach Bill Self chiede attenzione sul perimetro ai suoi. Specialmente occhi puntati sul lunghissimo lettone dalle mani d’oro: Aleksejs Rostov. Comunque i Jayhawks dovrebbero andar via in scioltezza estrema. Probabile un grande scarto.
(11) Minnesota-UCLA (6): Articolo speciale per questa partita. Occhio all’upset.