C’è una telenovela che va in onda da un anno a questa parte, ambientata in quel di Chicago, che tiene col fiato sospeso molti spettatori. L’attore protagonista è il playmaker Derrick Rose, fermo ai box dall’Aprile del 2012 a causa di un serio infortunio al legamento crociato, che così tante vittime sta mietendo nella NBA di oggidì.
Dopo l’intervento e il relativo processo di recupero, già da un paio di mesi si attendeva un ritorno in campo del giocatore, evento tuttora non avvenuto. Tra smentite, rumors, dichiarazioni possibilistiche e altre di tono opposto, a pochi giorni dal termine della regular season D-Rose non è ancora tornato in possesso dei suoi Bulls.
Nelle ultime ore il playmaker ha rilasciato una nuova intervista, aprendo ad un ritorno in campo a breve e smentendo la sua assenza sino al prossimo training camp. “No. Tengo aperta la possibilità di giocare quest’anno. Sto cercando di non pensarci. Sto solo cercando di stare meglio, di aiutare i miei compagni, dar loro la sicurezza di giocare duro, essendo per loro un grande compagno di squadra. Giocherò quando sarò pronto per giocare. Chi lo sa quando lo sarò? Ora come ora, posso solo supportare i miei compagni”.
Mancano 6 partite a Chicago prima della postseason, che affronterà con un record ad Est tra il quarto ed il sesto. Le possibilità riguardo al ritorno di Rose si vanno affievolendo, a meno di un colpo di scena durante i Playoffs.
Per quanto sia un infortunio terribile, altri giocatori sono stati più veloci di Derrick nel tornare in campo, come ad esempio Ricky Rubio a Minnesota. Sono necessarie storicamente, inoltre,varie partite di rodaggio sia da un punto di vista fisico che mentale. Se Rose volesse veramente tornare in quest’annata sarebbe consigliabile farlo in una delle prossime uscite, per avere un minimo di chilometraggio nelle gambe prima dell’inizio della postseason.
Alessandro Scuto
