Nell’NBA odierna la presenza degli specialisti è forte; tiro da tre punti, rimbalzi e difesa sono le categorie più gettonate nel corso della regular season ma è ai Play Off che sale in cattedra un’ulteriore tipologia di giocatore. Il closer (o the clutch) è colui che “segna quando conta davvero” ad esempio sulla sirena del quarto quarto, per l’over time o per la vittoria.
Il pallone in NBA è sempre “pesante” per il semplice fatto di essere presenti in quella lega e per quanto possibile la pressione aumenta ancora nella post season, cresce a dismisura quando la partita (o meglio un’intera serie) si decide in pochi istanti come se tutto ciò accaduto fino a quel momento fosse irrilevante. Questo compito spetta solitamente alle super star che per carisma, genialità e strapotere su quel rettangolo di parquet meritano l’onore e l’onere della responsabilità. Sfogliando i roster delle squadre oggi ai Play Off riconosciamo sicuramente James, Wade e Ray Allen a Miami, JR e Anthony a New York, Joe Johnson e Deron Williams a Brooklyn, Curry a Golden State, Miller e Iguodala a Denver, Paul e Billups ai Clippers, Durant a OKC e Harden a Houston. Non ho citato tutte le squadre e nemmeno tutti i giocatori ma quelli presenti nella piccola lista rendono l’idea del calibro degli atleti che avranno il pallone tra i polpastrelli nei secondi decisivi.
Premetto che ogni allenatore vorrebbe arrivare agli ultimi secondi di partita sopra di 15 permettendosi il lusso di stringere le mani agli avversari prima ancora dello scadere. Così non la pensiamo noi tifosi però, che delle partite punto a punto ci nutriamo in questa stagione come le api del polline. Quindi vi pongo un quesito che farà piacere a molti.
Qual è stato il finale di partita (ovviamente conclusasi sulla sirena) che ricordate di più? Quello che vi ha donato più emozioni! Perché di canestri allo scadere ce ne sono stati molti, ma tutti noi ne portiamo dentro uno che sta un grado di separazione sopra a tutti gli altri!
Comincio io com’è giusto che sia e scelgo (anche se non era una partita decisiva) il finale di Houston-Portland del 6 novembre 2008, quando prima Brandon Roy, poi Yao Ming, e ancora Roy hanno ribaltato la partita in una decina di secondi regalandomi allora uno degli spettacoli più thrilling della mia vita. Aggiungo a quegli istanti la passione per Brandon Roy, se le mie ginocchia fossero buone te le donerei per rivederti giocare, e ripenso a quei fotogrammi perché è il ricordo di un campione.
Ora tocca a voi tifosi! Quale scegliete?
Buona ardua decisione a tutti!
Giovanni Dal Zilio (@DalZilio)