Derrick Rose si? Derrick Rose no? Sono domande che ci siamo posti e che ci stiamo tutt’ora ponendo, la storia infinita del famosissimo “the return” non merita ulteriori analisi o considerazioni aggiuntive a ciò che è già stato ampiamente scritto in passato e non vogliamo più azzardare una possibile data del suo ritorno, che rettifichiamo: la conosce SOLO e SOLAMENTE lui. Sono passati 360 giorni esatti dalla sua ultima sciagurata apparizione sul parquet di gioco ed i Chicago Bulls stanno lottando contro Brooklyn per riuscire a passare il primo turno dei playoffs NBA 2013. Luol Deng, in assenza di Derrick è diventato il co-leader della squadra e dopo la vittoria rimediata dai suoi Bulls proprio a Brooklyn (che ha permesso di impattare sull’ 1-1 la serie) ha parlato per l’ennesima volta del suo playmaker titolare:
“Lui (DRose) vuole davvero giocare, e questa decisione di non giocare, anche se la gente non riesce a capirla, lo sta davvero uccidendo. Gli sta facendo male, so quanto voglia essere con noi ad aiutarci in campo. Se Derrick dovesse presentarsi negli spogliati e ci direbbe che sarebbe pronto per giocare domani, lui sa che la sua uniforme è pronta al suo posto. Se non sarà cosi lui sa che siamo con lui comunque, al 100%. Dopotutto lui fa sempre parte della squadra, la sua leadership è ancora con noi”
Anche Taj Gibson ha parlato del compagno di squadra, spiegando le sensazioni che sta provando DRose a guardare le partite dalla panchina:
“Sono seduto accanto a lui ad ogni partita verso la parte finale della panchina; mi siedo allo stesso posto dall’inizio dell’anno ed è davvero frustrante per lui non essere in campo. Tutto quello che continua a dire è: ^non vedo l’ora di essere lì sul parquet, non vedo l’ora di giocare^ e cose del genere.