Gara 5: Memphis espugna lo Staples Center e batte i Clippers. Serie sul 3-2 Grizzlies

La serie tra Memphis Grizzlies e Los Angeles Clippers è sicuramente una delle più equilibrate di questo primo turno, dopo aver conquistato due vittorie ciascuno le due squadre si sfidano per gara 5 allo Staples Center di Los Angeles. I padroni di casa si presentano con un acciaccato Blake Griffin per un problema alla caviglia occorso nella giornata di lunedì, dopo che l’ala grande ha avuto uno scontro in allenamento con Lamar Odom. L’85,3% delle squadre che conquistano gara 5, secondo le statistiche, si aggiudicherebbero la serie, ed  è proprio grazie a questa statistica che il match di oggi riveste grandissima importanza. Via con la palla a due:

Il primo quarto, e la partita, si apre con il canestro di Chris Paul dal quale ci si aspetta una gara molto diversa rispetto alla precedente, dove il playmaker ex-Hornets non ha saputo far valere al 100% le proprie qualità. Rispetto alle scorse partita, dove una delle due squadre andava in vantaggio senza mai mollarlo, nè i Grizzlies nè i Clippers riescono a dare la spallata decisiva all’avversaria, il match è godibile e il punteggio premia tutte e due le compagini in campo, regalando vantaggio all’una e all’altra fino ad arrivare al 26-28 finale per gli ospiti. Non ci sono assoluti protagonisti tra le fila dei Grizzlies in questo primo periodo di gioco, tutti segnano e la palla gira molto bene in attacco, mentre per i padroni di casa è CP3 a mostrare la via con la sua aggressività che permette al giocatore di realizzare già 10 punti.

I primi minuti del secondo quarto non si discostano da molto da quello che abbiamo visto nella prima frazione della partita con il punteggio che rimane in bilico tra i due team. Per i Clippers finalmente entrano in gioco anche le seconde linee, che riescono ad apportare punti importanti utili per rimanere a contatto e far riposare al meglio i titolari. Tre falli tecnici regalati dai padroni di casa spezzettano il ritmo del match e regalano punti facili a Conley e Randolph a metà quarto, i due sono comunque i protagonisti maggiori della propria squadra, che riescono a portare sul 41-40 a 4 minuti dal termine dello stesso, rispondendo alle bombe di Cp3 prima e di Crawford poi. In questo momento, oltre ai già citati e Conley e Randolph, si attiva anche Marc Gasol per attuare il parziale di 9-2 decisivo per scrollarsi di dosso i padroni di casa (49 a 42), che però non ci stanno e non lasciano scappare a più di 7 punti di distanza gli ospiti, soprattutto (anzi, solo) grazie a Chris Paul che infila tutti gli 8 punti della sua squadra negli ultimi 6 minuti del primo tempo, che di conseguenza si chiude sul 54 a 48 per la squadra di coach Hollins.

Il secondo tempo si apre così come si era chiuso il primo, i protagonisti della sceneggiatura sono gli stessi sia da una parte che dall’altra. Cp3, Randolph, Gasol, Conley sono i nomi, ma a farne da padrona cominciano ad essere le difese, che si chiudono sempre di più fino a non concedere alcun tiro facile. E’ proprio su questo tema che si può ricondurre il terzo quarto che non vede molti canestri dal campo. I primi 6 minuti del secondo tempo sono sfavorevoli ai padroni di casa che riescono a subire il secondo parziale della partita da parte degli ospiti, un 11-0 che fa malissimo, servito a domicilio da parte di Conley e Marc Gasol, veri mattatori di inizio periodo (65-52 Memphis). La controrisposta non tarda ad arrivare ma non è cosi incisiva come quella dei Grizzlies, è comunque un mini-parziale di 6-0 da parte dei padroni di casa che si riavvicinano (58-65) grazie ai canestri di Jordan, Crawford e Cp3, con Blake Griffin a fornire le ultime assistenze della sua partita, ed infatti è costretto ad uscire dal campo ed entrare negli spogliatoi a causa del dolore troppo forte alla sua caviglia destra (non rientrerà più sul parquet). Orfani della loro seconda stella, i Clippers cercano di rimboccarsi le maniche e, negli ultimi 5 minuti del quarto, cercano di rispondere colpo su colpo con Turiaf ed il solito CP3 (che a fine periodo ha già 31 punti a referto) fino ad arrivare al 64-71 a 4.3 secondi dalla fine. Ma 4.3 secondi per la pallacanestro sono una eternità e Bayless lo sa bene, realizzando un bellissimo coast-to-coast a massima velocità per realizzare il canestro del 73-65 Grizzlies sulla sirena.

L’ultimo e decisivo quarto vede i losangelini partire subito forte con il mini-parziale di 4-0 che li riavvicina ulteriormente (69-73), ma è solo una illusione perchè, cosi come visto nel primo quarto della partita, le due squadre viaggiano di pari passo, realizzando e rispondendo ai canestri degli avversari senza predominare sull’altra squadra come invece è successo nei quarti centrali della partita. Per Memphis sono i soliti Conley, Randolph (infermabile), Gasol i protagonisti assoluti, a cui si aggiunge Prince che da buon co-protagonista lo si nota poco, ma quando colpisce fa molto male. Le due franchigie arrivano sempre con una differenza di 6 punti a 1 minuto dal termine, dove i Clippers tentano quindi di fermare il cronometro commettendo fallo per sparare più triple possibili nella speranza di riavvicinarsi. Questo non succede, la firma finale la scrive Gasol, che realizza i 6 liberi voluti dai padroni di casa e permette ai Grizzlies di vincere (103-92) e portarsi in vantaggio nella serie, un 3-2 che vale oro senza aver dato l’impressione di perdere il controllo della partita, è cosi che si diventa grandi, e Memphis lo è.

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