Diversamente dalla scorsa offseason, i Denver Nuggets quest’anno non si troveranno a dovere muovere o gestire contratti pesanti ma, come è facile intuire dopo la recente eliminazione al primo turno contro Golden State, la franchigia si troverà di fronte a delle scelte importanti da fare a livello di roster.
Infatti adesso che i Nuggets hanno riconosciuto le proprie mancanze (in un modo non propriamente indolore), e che hanno individuato nel proprio roster i giocatori maggiormente futuribili, hanno una chiara idea di come vogliono sia il proprio roster negli anni a venire, per tentare di fare il passo successivo e mirare a più che ad una “semplice” qualificazione ai playoff.
Il primo e importante passo è decidere del futuro di Andre Iguodala, o meglio che il no.9 di Denver decida cosa fare in merito al proprio avvenire, contrattualmente parlando: infatti è quasi certo che Iggy non eserciterà l’opzione prevista a suo favore, rinunciando ai 16 mln di dollari cui avrebbe diritto in caso contrario, e così facendo uscirà dal proprio contratto in cerca di un accordo pluriennale, anche se magari non al massimo salariale. Iguodala diventerà dunque unrestricted free agent, ma alle cifre giuste i Nuggets potrebbero anche decidere di tenere l’ala ex-Sixers.
Infatti i Nuggets si trovano ben sotto la soglia della luxury tax, e hanno per la prossima stagione il cap impegnato in salari garantiti per 51 mln di dollari, 7 milioni al di sotto della soglia massima di salary cap prevista per la stagione corrente. Dunque, vista la bontà dello stato finanziario della franchigia del Colorado, le premesse per rifirmare Iggy ci sono tutte. La decisione è principalmente nelle mani del giocatore, che quest’anno ha potuto saggiare il clima e l’organizzazione dei Nuggets, ai fini comunque di un’eventuale permanenza. È chiaro agli occhi di tutti che il desiderio di Iguodala sarebbe quello di accasarsi in una contender; ma a ben pensarci, la possibilità di puntare al titolo a Denver potrebbe anche esserci (nonostante la rovinosa uscita al primo turno di quest’anno) oltre anche a quella di strappare un accordo pluriennale (laddove decidesse di estendere) vantaggioso per il giocatore, che avrebbe maggiori difficoltà a ottenerlo da altre parti, vista soprattutto la rigidità del nuovo contratto collettivo.
Tutto è nelle mani di Iguodala che, non c’è dubbio, da unrestricted free agent sarà un giocatore molto appetito da parecchie franchigie durante questa rovente estate di mercato.