Al termine di una strepitosa stagione, i Golden State Warriors salutano i propri tifosi al termine di gara 6 contro i San Antonio Spurs con una certezza: sono squadra ostica e ancora migliorabile. Una compagine come la loro, tanto giovane e così talentuosa, non può non essere considerata nelle prossime stagioni per un ruolo importante nelle prossime post-season. Ovvio che tutto dovrà andare per il verso giusto per quanto riguarda infortuni, mercato e forma. Lo sa specialmente Stephen Curry, autentico mattatore di Golden State, che ha giocato tutti i playoff con infiltrazioni alla caviglia dolorante. Il figlio di Dell ha sfoderato prestazioni da favola, trascinando spesso la sua squadra:
“Potremo lottare per il titolo i prossimi anni? Penso di sì. Siamo giovani e abbiamo un gran gruppo. Per noi arrivare a questi livelli, a due partite di distanza dagli Spurs per la qualificazione alle finali di Western Conference, ci fa capire che abbiamo le carte in regola. Sono tante le cose che devono andare per il verso giusto per chiunque volesse vincere un titolo, ma credo che noi abbiamo le carte in regola. Non si può non essere entusiasti pensando al prossimo anno. Certo, ci aspettano nuove sfide, ma proveremo a gestire la pressione”.
Dello stesso parere anche Harrison Barnes, rookie 20enne, anche lui sorpresa, ma non troppo, di questi PO:
“Io credo che quando la gente guarda questa squadra e pensa al prossimo anno, ci vedono come una seria minaccia”
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