E’ accaduto quel che un po’ tutti da bambini abbiamo sognato mentre giocavamo nei playgroud d’estate: qualche giorno fa ho raggiunto un accordo con una franchigia NBA, i Detroit Pistons, compiendo un passo in avanti nella mia vita cestistica e domenica volerò a Detroit per firmare il contratto.
L’emozione è tanta, come tanti sono i pensieri che mi passano per la mente in questo momento così importante della mia carriera. Sono flashback ed emozioni, sensazioni bellissime che mi restano dentro. Una cosa è certa: sono felice di aver concluso la mia esperienza romana con questa stagione: con la sensazione di aver dato tutto, di aver ripagato al massimo tutto l’affetto ricevuto e di essermi ritagliato uno spazietto nel cuore di chi tiene alla Virtus.
È stata una stagione esaltante, siamo partiti come scommessa impossibile e siamo arrivati in fondo come realtà bellissima. E questo è merito di tutti, di quanto siamo diventati gruppo, della chimica bellissima che squadra e staff hanno saputo creare e di quel si è cementato nello spogliatoio. Eravamo una favola da raccontare a chi amava questo sport.
Ma ogni passaggio della vita ne presuppone un altro decisivo per crescere. E ovviamente in questo Roma e la Virtus hanno avuto un ruolo basilare per me. Perché qua sono cresciuto, qua ho avuto responsabilità, qua ho avuto la possibilità di sbagliare e quindi di migliorare. È per questo che il mio primo pensiero va al presidente Toti, perché ha creduto in me, mi ha comprato da Siena e so che in più di una occasione ha puntato i piedi per farmi giocare e darmi spazio. Con lui ho sempre avuto un rapporto diretto e di cuore, che non si instaura sempre con i proprietari: abbiamo sempre parlato molto di tanti aspetti, perché è un grande appassionato della Virtus, un tifoso vero. E con lui anche Alessandro, suo figlio, che nell’ultima stagione ci ha seguito passo dopo passo, trasferta dopo trasferta.
E’ una lettera di saluti e di ringraziamento, non vuole essere la lista della spesa, ma giocoforza lo diventa quando devi elencare le persone che ti sono state accanto in questi anni.
E’ per questo che un pensiero va a Dejan Bodiroga, grande campione dentro e fuori dal campo, che mi ha voluto fortemente in squadra 5 stagioni fa. Con lui anche tutti i miei allenatori che mi hanno accompagnato in questa esperienza, in particolare Boniciolli, Filipovski e Calvani, quelli che più hanno creduto in me.
Poi Antimo, che tante volte si è fermato a prendermi i rimbalzi dopo l’allenamento. E Paolo Paoli, Paolo Montera, la signora Maria, lo storico autista Ivo (Ivone per tutti), Lucio, Nandino, Panny persone con le quali si è stabilito un rapporto che va al di là della pallacanestro. Dico grazie a Tonno, perché in questi anni mi ha fatto crescere giorno dopo giorno, dandomi consigli e facendomi sentire la sua costante presenza. Lo ringrazio perché mi ha ceduto la fascia di capitano dandomi una responsabilità infinita che ho portato sulle spalle con immenso onore.
Una parola particolare la dedico a Francesco Carotti, con cui quest’anno ho avuto la fortuna di lavorare. Credo che sia riuscito a fare un lavoro straordinario a livello mediatico per l’immagine della Virtus e anche per quel che mi riguarda più da vicino, per questo continuerò a contare su di lui anche per il futuro.
Ringrazio per tutta la stima dimostratami anche tutti i giornalisti, che per anni hanno scritto (fin troppo bene) di me e spero lo faranno ancora.
In ultimo un pensiero ai tifosi, che mi hanno inondato di messaggi su Facebook e Twitter: in questi anni passati qui ho conosciuto molti di loro anche personalmente, con ognuno paradossalmente ho condiviso qualcosa e ognuno di loro me lo porterò dentro anche al di là dell’Oceano. Il mio “grazie” è sentito e sincero. Ne saluto uno, per tutti, che mi ha sempre dimostrato il suo attaccamento: Enzone Carbonaro, che vive di Roma e di Virtus.
Voglio mandarvi un virtuale abbraccio a tutti, ringraziandovi uno per uno per ciò che avete fatto per me.
Questi 5 anni a Roma non li dimenticherò mai. So che a Detroit non sarò solo, perché mi seguirete con grande affetto. Io da parte mia seguirò costantemente il campionato che la “mia” Virtus farà, augurandole dal profondo del cuore un in bocca al lupo.
A presto
Gigi