La NBA quest’anno ci ha stupito, in poco più di 15 giorni tutti i grandi free agent hanno già trovato una sistemazione.
Chi rimane?
Mi vengono in mente subito 3 nomi.
Iniziamo da Mo Williams: nell’ultima stagione ha giocato ad Utah senza grandissimi risultati: 12 punti, 2 rimbalzi e 6 assist, ma, soprattutto una quantità di palle perse pazzesca 14.
Il suo futuro, per ora, è ancora avvolto nel mistero nessuna voce di mercato lo ha riguardato da vicinoma, a mio parere non rimarrà ai Jazz, infatti, la franchigia dello Utah sembra voler puntare ad un rinnovamento complessivo del roster portando molti giovani interessanti e lasciando partire giocatori più esperti come Williams e Jefferson.
Nate Robinson: stagione da incorniciare a Chicago (ricordiamo tutti la serie contro i Nets) 13 punti, 2 rimbalzi e 4 assistenze. Nate è un playmaker anomalo, quasi inesistente in difesa, ma, capace di segnare contro chiunque in fase offensiva. Quest’anno ha dimostrato carattere e convinzione nei propri mezzi, qualsiasi squadra si aggiudicherà le sue prestazioni troverà punti ed energia.
Brandon Jennings: ha dimostrato, nonostante la stagione mediocre dei Bucks di poter dire la sua all’interno della lega, portando 17 punti 6,5 assist e 3 rimbalzi a partita. Il suo punto debole rimane la bassa percentuale al tiro che deve riuscire a migliorare per poter fare il salto di qualità tanto atteso.
Nel caso di del playmaker ex Roma, sembra sempre più probabile un ritorno a Milwaukee che ha comunque l’ultima parola sul suo contratto.
Sicuramente i giocatori che non hanno ancora un contratto per la prossima stagione non sono in grado di cambiare le sorti di una franchigia, ma, potrebbero comunque aggiungere prestigio, punti e consistenza ad una delle contender.
Probabilmente a giorni risolveremo anche quest’ultimo arcano e poi potremo sederci e gustarci la prossima stagione NBA.
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