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Cleveland Cavaliers

Mike Brown, coach dei Cavs: “Abbiamo una squadra competitiva, dobbiamo puntare al titolo”

Mike Brown, fresco “nuovo” allenatore dei Cleveland Cavs, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di NBA.com. L’ex head coach dei Los Angeles Lakers ha toccato diversi punti interessanti. Di seguito riportiamo le parole di Brown:

Chi ha fatto la prima telefonata che ha portato al suo ritorno sulla panchina dei Cavs? 
“Chris Grant (general manager dei Cavaliers). Mi ha colto un po’ di sorpresa, anche se si è trattata solo di una chiamata di lavoro”.

C’è voluto del tempo prima che capisse il motivo per cui l’aveva chiamata? 
“No, era solo un primo step, poiché per me era una situazione nuova e forse lo era anche per loro, quindi è stato un processo. Tuttavia, io e la mia famiglia saremmo comunque tornati in questa zona a prescindere, perché ci piace molto. Il mio figlio più piccolo voleva diplomarsi qua con i suoi amici e il più grande aveva già firmato con la Butler University, a circa 4 ore e mezza di auto da qui, quindi era un buon compromesso”.

E’ convinto che nessuna delle due parti abbia voluto tagliare i ponti dopo il suo esonero nel 2010? 
“Io non dimentico mai quello che mi ha detto uno dei miei collaboratori, Bernie Bickerstaff: “Giovanotto, non tagliare mai alcun ponte né in questo sport, né nella vita”. E’ stato un consiglio semplice e prezioso per me perché la penso così anch’io. Bisogna ringraziare per ogni opportunità che ci viene data nella vita e cercare di sfruttarla al massimo. L’ultima volta che sono stato qua ci siamo divertiti moltissimo, e ho goduto fino in fondo di tutto ciò in cui ero coinvolto”.

La sua squadra ha un roster interessante, capitanato dal playmaker All Star Kyrie Irving, e la dirigenza ha fatto varie manovre di mercato per aggiungere profondità. Quanto crede che questa squadra sia completa? 
“Vedremo. Prima di tutto, questa è una delle migliori dirigenze, se non la migliore, dall’alto al basso, poiché inizia con un proprietario come Dan Gilbert, che ha lavorato davvero molto per far sì che questa squadra si incammini verso un titolo. Poi c’è Chris Grant, che ha fatto un grandissimo lavoro prendendosi poche lodi, viste le scelte ai draft e gli scambi fatti negli ultimi due anni. Insomma, col roster e lo staff che stiamo mettendo insieme e potendo contare su ragazzi come Kyrie Irving, Dion Waiters, Andrew Bynum, Andy Varejao e Jarrett Jack, possiamo dire di avere una squadra competitiva e che dovremmo puntare al titolo, obiettivo che mi prefiggo ogni anno”.

Da quando è tornato a Cleveland, come giudica lo stato emotivo dei tifosi tre anni dopo The Decision? 
“Sia prima che dopo LeBron, i tifosi di Cleveland sono sempre stati fantastici. Anche nell’anno in cui non ho allenato e mi trovavo a Cleveland, ci siamo veramente divertiti in questa zona a passeggiare, sia in centro che a Westlake, dove vivo con la mia famiglia, e a parlare con i tifosi in generale grazie alla loro grande passione. Ma non si tratta solo dei Cavaliers, sono appassionati anche ai Browns, agli Indians e alla loro città, quindi direi che hanno lo stato d’animo giusto”.

Crede che i tifosi abbiano rinnovato le proprie speranze o che ci sia comunque un nuovo interesse per la squadra? 
“Certo, e si sente. E, ancora una volta, bisogna rendere merito a Dan Gilbert e a Chris Grant per aver messo insieme questa squadra e provare a mettere tutti sulla giusta via prima dell’inizio della stagione vera e propria. L’interesse nei confronti della squadra è bello alto e spero che rimanga tale nel corso dell’anno e in futuro”.

 
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