L’NBA ha deciso di installare le STATS SportVU cameras nelle rimanenti arene – circa la metà – che al momento ne sono ancora sprovviste. La notizia è stata riportata da Zach Lowe di Grantland e dovrebbe arrivare l’ufficialità nel giro di 24 ore.
Si tratta di un ulteriore passo in avanti della tecnologia nel mondo del basket. Queste telecamere super avanzate sono in grado di registrare la posizione della palla e di ogni singolo giocatore sul campo tre volte al secondo, fornendo un numero incredibile di dati al computer principale cui le telecamere fanno capo. Si potrà quindi rilevare: quanto veloce va un giocatore, quanto un atleta è bravo nel tirare dal palleggio uno contro tre, osservazioni dettagliate sul posizionamento difensivo degli avversari, solo per fare alcuni esempi delle tantissime opzioni di raccolta delle statistiche.
La Lega non usufruirà di questi strumenti per immagazzinare dati su ciascun giocatore di una squadra, bensì per monitorare meglio il comportamento degli arbitri sul parquet. Queste telecamere permetteranno di mettere in luce nella maniera più precisa possibile il modo in cui i tre officials sul terreno di gioco sono in grado di disporsi in modo efficiente e rapido nelle posizioni corrette secondo i dettami della Lega – posizioni denominate in gergo tecnico “lead”, “slot” e “trail” – per vedere al meglio un’azione di gioco e se effettuano chiamate appropriate in base alla rispettiva posizione occupata sul campo, senza invadere gli spazi di competenza dei colleghi.
Con questa innovazione si potrà così stabilire quali refs sono migliori di altri e quali sono più meritevoli dell’assegnazione a partite di alto livello rispetto ad altri, nella garanzia che lo svolgimento della gara avvenga con minime possibilità di errori da parte degli arbitri, fermo restando che sono umani anche loro e che uno sbaglio ogni tanto può capitare.
A proposito dell’introduzione delle telecamere STATS SportVU nel giudizio delle prestazioni arbitrali, ha rilasciato una breve dichiarazione Steve Hellmuth, vice presidente delle operazioni e della tecnologia NBA. “Useremo il maggior numero di dati possibile per migliorare il rendimento dei nostri arbitri, che per la prima volta nella storia verranno seguiti da mezzi tecnologici”.
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