Il momento attraversato dai Brooklyn Nets non si può certamente definire positivo, ma Jason Kidd continua ad avere il pieno supporto di Prokhorov e di tutta la dirigenza di Brooklyn.
La sconfitta di ieri contro Detroit ha portato l’ex franchigia del New Jersey ad un non invidiabile record di 3 vinte e 10 perse; quattordicesimi nell’Eastern Conference, a fronte di un monte salari da 190 milioni di dollari (tra contratti e luxury tax), primo per distacco dell’intera NBA. Ma questa partenza, che definire arrancante sarebbe un eufemismo, non ha minato la fiducia di Mikhail Prokhorov nei confronti dell’ex stella dei Nets, alla sua prima stagione da capo allenatore.
Tra le difficoltà iniziali di Brooklyn ci sarebbero, come confermato da più fonti, alcune divergenze filosofiche tra Kidd e il suo capo assistente Laurence Frank, divergenze che però sarebbero state risanate, secondo quanto raccolto da ESPN.com. Entrando in questa stagione, Frank era considerato il partner ideale per Kidd finché questo imparava il mestiere dell’allenatore. Ma, come raccolto anche dal New York Daily News, fin da subito si sono registrate frizioni tra i due.
I problemi nel reparto tecnico però non sono gli unici che i Nets debbano risolvere. Se da un lato parlare di sfortuna per quanto riguarda gli infortuni è legittimo, 5 quintetti cambiati nelle ultime 6 partite con il solo Joe Johnson ad essere sempre titolare, dall’altro non si può comprendere come una squadra con giocatori del calibro di Garnett e Pierce perda costantemente il terzo quarto (i Nets sono 0-10 quando perdono il terzo quarto).
‘Credo che qui siamo tutti imbarazzati’ ha detto Garnett. ’Non vuoi che questo (il pubblico ha fischiato la squadra dopo la sconfitta con i Piston, ndr.) accada a casa tua. Come ho già detto, dobbiamo continuare a lavorare per provare a cambiare le cose. Jason ci ha già parlato del nostro pessimo terzo quarto, è una cosa che ovviamente vogliamo risolvere. Siamo senza ombra di dubbio la peggior squadra della lega quando inizia il secondo tempo, una cosa inaccettabile. Come giocatori siamo i responsabili di ciò, incluso me stesso, e dobbiamo fare tutto il possibile per cambiare questa situazione’.
Jason Kidd, il quale nella sconfitta contro Portland della settimana scorsa si era autodichiarato unico responsabile per l’andamento della squadra, continua ad essere difeso dai veterani Paul Pierce e Kevin Garnett, che ritengono che la colpa non sia solo dell’allenatore, ma debba essere distribuita tra tutti i componenti della franchigia, giocatori compresi.