Soltanto un mese fa si parlava dei problemi di Andrew Bynum con la pallacanestro, la voglia di giocare sembrava svanita e le relative polemiche hanno monopolizzato l’attenzione sul centro, allora in forze ai Cleveland Cavaliers, per qualche settimana fino al giorno in cui è stato ceduto ai Chicago Bulls, in cambio di Luol Deng, che tagliandolo hanno liberato circa sei milioni di dollari nel salary cap. Una scelta un po’ cinica, forse, ingaggiare un giocatore per il solo scopo di liberare spazio salariale, ma tenendo conto i problemi fisici e motivazionali di Bynum è sembrata una scelta ragionevole e neanche troppo irrispettosa nei confronti di quest’ultimo.
In un mese di NBA questa vicenda è quasi entrata nel dimenticatoio e fra All-Star Game alle porte e i playoff che si avvicinano, Bynum è rimasto in disparte, lontano da quei riflettori che, quasi sicuramente, non lo hanno aiutato fino ad ora. Questo pomeriggio, però, qualcosa è cambiato. Gli Indiana Pacers hanno deciso di mettere sotto contratto Bynum fino al termine della stagione, garantendo un’opportunità importante di riscatto e, soprattutto, lo stimolo di giocare per una squadra che punta a vincere l’anello per un giocatore che dopo essersi allontanato dai Lakers campioni NBA non è stato più lo stesso. Il primo endorsement è arrivato niente meno che da Larry Bird, che da quasi un anno è tornato ad occupare la posizione di direttore generale dei Pacers.
Siamo ovviamente felici di averlo in squadra. Ci dà centimetri, è un lungo pieno di talento che ha già vinto titoli nella sua carriera.Sarà un innesto di valore.
Non resta che aspettare di vedere come si comporterà Bynum in una squadra di spessore come i Pacers, sperando di tornare a vedere il giocatore che era qualche anno fa per lo spettacolo dell’NBA.
