Kemba Walker ed i Charlotte Bobcats sono insieme da due anni e mezzo e, per la prima volta, la postseason non è solo un miraggio ma, quasi, una certezza. I playoff NBA sono infatti matematicamente vicini al raggiungimento, una liberazione sia per i tifosi locali che per Walker stesso, abituato a sconfitte su sconfitte nel passato (28-120 il record precedente a questa stagione da quando è approdato nella lega professionista).
“E’ entusiasmante, è una sensazione diversa dalle solite” ha rivelato lo stesso Kemba dopo l’allenamento di squadra del giovedì. “Questo è quello che ho sognato per tutta una vita, aspettavo questa opportunità da sempre! Le mie statistiche? Ci sono partite in cui non riesco a segnare molto ma riesco a servire almeno 7/8 assist, sento che devo ancora migliorare il mio gioco all’interno del sistema, devo ancora capire bene come servire al meglio Al Jefferson e tutti gli altri miei compagni per permettere di avere tiri facili.”
L’importanza del playmaker natìo del Bronx, per questa squadra, è sotto gli occhi di tutti e coach Steve Clifford lo sa bene:
“Sta giocando bene esprimendosi al meglio, non forza le conclusioni quando non può e cerca sempre di ragionare come il miglior Steve Nash è solito fare, difensivamente parlando invece riesce a mettere molta pressione ai suoi avversari diretti ed inoltre è in grado di prendere decisioni veloci quando necessario. Ovviamente oltre a Kemba abbiamo un altro supergiocatore a cui affidarci in attacco, ed è Al Jefferson, sono loro i due pilastri della nostra squadra e saranno loro che dovranno alzare ancor di più il livello di gioco quando arriveranno i playoff.”
Non solo coach Clifford ha parlato del suo playmaker, anche i compagni di gioco lo amano e capiscono quanto sia importante averlo in campo, soprattutto nei momenti più difficili, ovvero quando la palla scotta fortemente e la vera anima da realizzatore esce allo scoperto:
“Sapete, lui ha quella mentalità New Yorkese che lo contraddistingue” ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti Josh McRoberts. “Quando le partite sono di una importanza maggiore delle altre allora si riesce a vedere il vero livello di gioco di Kemba, è nato per questo tipo di match. Ecco a chi vogliamo passare la palla quando conta, quando si tratta di avere in mano l’ultimo tiro e la palla è nelle sue mani sappiamo che vinceremo la partita. Kemba e Al, loro sono i nostri migliori giocatori e a loro verrà affidata la palla nei momenti decisivi, lo sappiamo noi, lo sanno tutti gli altri.”