Nella lista dei Free Agents dello scorso anno, tra i tanti nomi affermati spuntava anche quello di Marco Belinelli.
Il ragazzo italiano aveva passato sei anni rimbalzando tra Warriors, Raptors e Hornets, prima di arrivare ai Bulls e dare una svolta alla sua carriera fino a quel momento molto modesta. Tom Thibodeau sapeva già tutto e, dopo averlo allenato per un anno mettendo in luce le sue capacità e la sua versatilità, aveva già capito che San Antonio sarebbe stato il posto perfetto per salire quel gradino che lo avrebbe portato nel gruppo di giocatori d’elite della NBA.
“Non siamo stati affatto felici di perderlo” Ha dichiarato Thibs.
Marco, durante la scorsa estate, ha firmato un biennale con i San Antonio Spurs e sta mettendo insieme numeri e prestazioni che non solo fanno salire le sue quotazioni personali, ma che danno una spinta in più ad una squadra già ben avviata e con la propria struttura ben definita.
Belinelli ha raggiunto la massima percentuale in carriera in tiri dal campo, tiri da tre punti, rimbalzi e assist, facendo rilevare 11.3 punti di media. Oltre al miglioramento statistico, quello che è balzato più agli occhi degli addetti ai lavori è stata l’entrata di diritto nella lista di giocatori che hanno fatto la differenza nel sistema Popovich, giocando insieme a Duncan, Parker e Ginobili.
“Ha superato le nostre aspettative perchè solitamente ci vuole tempo per adattarsi al nostro sistema. Lui l’ha fatto molto velocemente ed è stata una sorpresa graditissima.” Ha confermato Popovich.
Non è semplicissimo assimilare un sistema offensivo del tutto nuovo, basato sul movimento continuo della palla e sulla fiducia reciproca sia in attacco che in difesa. Le tre colonne portanti di questo gruppo hanno giocato per così tanto tempo insieme da conoscersi come le proprie tasche e, per i nuovi acquisti, non è sempre automatico l’ingresso all’interno dei meccanismi.
Gli Spurs hanno sempre avuto affinità con i giocatori europei, dimostrando funzionale la teoria che vede un linguaggio in campo che non ha barriere culturali o di comunicazione. Ovviamente, per Belinelli è stato d’aiuto avere in squadra qualcuno che sapesse destreggiarsi con la sua stessa lingua.
“Mi ha aiutato molto,” Ha dichiarato Marco in riferimento all’abilità di Ginobili nel parlare italiano. “Mi ha aiutato a capire come entrare nel sistema e come giocare in attacco e in difesa. Mi ha fatto capire subito quello che Pop voleva da me.”
“Dopo due mesi ho trovato tutto facile. Il sistema offensivo è basato sul movimento della palla e sul gioco di squadra. In difesa si deve solo giocare duro, sempre.”
Belinelli, che ha giocato con Ginobili in quel di Bologna, ha portato versatilità e freschezza alla second unit di coach Popovich, permettendo anche all’argentino il ritorno al top dopo una stagione di alti e bassi.
Ginobili stesso ha dichiarato che Belinelli ha portato tanti miglioramenti e ha riportato alla luce anche il suo italiano, che stava man mano perdendo.
“Stavo cominciando a perderlo. Lui è nuovo in questo sistema e aveva bisogno di qualche delucidazione, così l’ho aiutato e allo stesso tempo ho ricominciato a fare pratica con il mio italiano. Devo dire però che alcune volte faccio confusione tra italiano, spagnolo e inglese, visto che parlo anche spagnolo con Splitter. Ci sono comunque cose che non capisco ma il mio italiano sta tornando quello di un tempo.”
Per Marco sono stati due anni fantastici per quanto riguarda la maturazione all’interno della lega. Due educatori come Thibodeau e Popovich hanno fatto si che il giocatore ex Bologna facesse proprie certe idee e riuscisse a superare i propri limiti mettendo in luce le proprie caratteristiche, prima forse ridotte al solo tiro dalla lunga distanza. Adesso può occasionalmente coprire il ruolo di point-guard al posto di Parker, può punire la difesa con tagli dal lato debole e ha finalmente capito come sopperire alla debolezza in difesa lavorando di squadra.
“Penso che la sua caratteristica migliore sia l’attitudine alla vittoria,” Ha dichiarato Thibodeau. “Lui gioca per la squadra e non sono stato sorpreso dalla scelta dei San Antonio Spurs perchè Popovich valuta molto questi atteggiamenti. Marco sta giocando una grandissima stagione.”
Tante doti, forse nascoste per troppo tempo, hanno dato il vero via alla carriera di Marco Belinelli, giocatore ora sotto tutti i radar e giocatore che può davvero puntare alla vittoria del titolo con i suoi Spurs, prima forza della lega contro tutti i pronostici di inizio stagione.