I Wizards dominano in casa (98-89) e portano la serie sul 3-1: Bulls annichiliti da Wall e soci

Al Verizon Center di Washington si gioca il quarto episodio della serie di playoff tra Chicago Bulls e Washington Wizards: folla delle grandi occasioni per una gara a dir poco cruciale per entrambe le franchigie.

Se da una parte coach Tom Thibodeau può partire con il proprio quintetto tipico (se per tale intendiamo quello senza Derrick Rose), dall’altra non è lo stesso per coach Wittman, privo di Nenè a causa della sospensione comminata al brasiliano per i fatti di Gara-3, e come titolare a fianco di Marcin Gortat, è costretto a schierare Trevor Booker. Partono subito forte i Wizards che aprono le marcature con Marcin Gortat, e piazzano un parziale di 7-0 che costringe coach Thibo ad usare il suo primo time-out. L’uscita dal time-out non giova ai Bulls che, ancora a secco di punti, subiscono un altro 7-0 che porta il punteggio e parziale complessivo a 14-0 in favore dei padroni di casa, con Thibodeau che comincia a presagire un’amarissima serata nel momento stesso in cui dopo 4 minuti e costretto a chiamare il suo secondo time-out. Subito dopo, in uscita dal time-out, Jimmy Butler segna con un jumper dalla media i primi due punti per i suoi. A metà quarto il punteggio è 17-2 per Washington e i Bulls sono a 1/9 dal campo, non solo per evidenti meriti difensivi dei Wizards. Gran parte del merito per il parziale costruito dai maghi è senza dubbio di Trevor Ariza, che concluderà la serata come migliore in campo della partita, facendo registrare il suo nuovo career high nei playoff, 30 punti. Ariza inizia il primo quarto con il botto, segnando 3 triple su 3 tentativi e rendendo evidente a Dunleavy che la sua serata sarà tutto meno che bella. L’unico accenno di resistenza vera dei Bulls si ha verso la fine del primo periodo di gioco, a 3:34 sul cronometro, quando Thibodeau decide di schierare Taj Gibson, che lo ripaga prendendo subito con un rimbalzo offensivo e due punti, ma senza riuscire a chiudere il gioco da 3 punti. Sotto il tabellone di Washington domina incontrastato Trevor Booker che solo nel primo quarto rifila già 2 stoppate, una a Boozer e l’altra a D.J.Augustin; tuttavia grazie a Gibson, che sotto entrambi i canestri fa il suo, Chicago riesce pian piano a rimettersi in partita (sfruttando anche qualche errore al tiro di troppo dei Wizards), conquistando liberi importanti, soprattutto per rallentare un gioco a ritmi troppo elevati per gli uomini di Thibodeau. A fine primo quarto, il vantaggio di Washington è +10, sul punteggio di 28-18.

Il secondo quarto si apre con 4 punti di Martell Webster, che prima segna due liberi e poi ruba la palla a Dunleavy per andare a concludere in schiacciata, portando a 5 il conto delle palle perse dai Bulls; dalla parte dei tori, la luce continua a non accendersi nonostante la prima tripla firmata da Hinrich. A 9 minuti dalla fine del quarto, i Bulls riescono a portarsi a -4 grazie a due belle schiacciate di Gibson perfettamente assistito da Hinrich e Noah; il parziale di 10-0 confezionato da Chicago viene concluso da un magnifico contropiede di John Wall concluso da Webster. Washington attacca senza paura il pitturato dei Bulls, i quali nonostante provino a difendere non riescono a prendere le opportune contromisure per fermare gli uomini di Wittman, nuovamente arrembanti; Wall in particolare prova a più riprese a fare breccia nell’area di Noah e soci, mentre Bradley Beal prende le misure dalla distanza prima con una tripla dall’angolo e poi con un altro jumper dai 4m, firmando 5 punti nel controparziale Wizards. I Wizards sono totalmente padroni del campo, nonostante la strenua resistenza del “soldato coraggioso” Taj Gibson: Ariza dall’angolo porta i suoi sul +15, segnando sulla sirena di fine periodo la 5ª tripla della sua partita.

All’intervallo il punteggio è di 55-40 in favore dei padroni di casa: il dato che colpisce, a parte l‘11,1% dall’arco di Chicago, sono le 11 palle perse della squadra di Thibodeau, dalle quali i Wizards sono stati capaci di segnare ben 18 punti (punti che a fine partita 29 a fronte di 16 palle perse); l’intensità difensiva di Washington si desume anche dalle 6 palle rubate (8 alla fine della partita) contro l’unica dei tori (che finiranno invece con 2). Gibson è il miglior marcatore della partita con 20 punti.

Il terzo quarto si apre come si è chiuso, ossia con una tripla di Ariza che, innescato da un compagno, realizza in transizione, portando il vantaggio sul +18. I Wizards sono bravi ad amministrare il vantaggio, tenendo i Bulls sempre sopra la doppia cifra; la grande attenzione di Washington nella propria metà campo e la grande puntualità dei giocatori di Wittman, frena qualsiasi ambizione di rimonta di Chicago. In questo frangente l’attacco dei Bulls conosce il solito black-out e Washington traccia il solco decisivo, spezzando definitivamente in due la partita e portandosi a +20 a 2 minuti e mezzo dalla fine del periodo, vantaggio con cui chiuderà la terza frazione sul punteggio di 82-62, quando le palle perse dei Bulls sono diventate 15 contro le sole 5 di Wall e compagnia.

Nel quarto periodo assistiamo ad una mini-rimonta dei Bulls che confezionano un parziale di 9-0, portandosi dunque a -11. Gibson si unisce ad Ariza nella serata dei record personali, superando anch’egli il proprio career high nei playoff (22 anche per lui) e concludendo la serata con 32 amarissimi punti. Chicago sembra essersi svegliata ma è troppo tardi ormai. Booker interrompe la corsa dei Bulls con un lay-up che riporta a 13 il vantaggio dei maghi; al big man dei Wizards risponde D.J.Augustin con una tripla per il -10, Augustin che pur vantando una media di 18 punti nella serie, oggi non è ancora riuscito ad entrare in partita insieme a molti dei suoi compagni, compreso l’eroe di Gara-3, Mike Dunleavy. I Wizards ristagnano un po’ in attacco e danno ai Bulls la possibilità di credere in una rimonta, possibilità che i Bulls non riescono neanche minimamente ad attuare, inceppandosi continuamente al momento di accorciare le distanze, andando a segnare e che Washington è brava ad evitare amministrando saggiamente il punteggio e tenendo Chicago sempre in doppia cifra di svantaggio.

A 2 minuti dalla fine uno spettacolare Wall interrompe un contropiede di D.J.Augustin facendogli scappare il pallone dalle mani e poco dopo serve a Gortat il 10º assist della sua partita, quello che vale la doppia-doppia personale (15 punti e 10 assist). L’iniziativa di Wall demolisce psicologicamente i Bulls che poco dopo incassano anche la bellissima schiacciata di Ariza, che mette il sigillo alla partita sul punteggio di 95-83 in favore dei padroni di casa. Dopo uno scambio di canestri tra Augustin e Beal, la partita viene chiusa dai due migliori giocatori per parte: Ariza, che fa 1/2 ai liberi, dopo un disperato e insensato fallo su di lui, e Gibson sull’azione successiva che conclude così l’amara serata degli ospiti. Il risultato finale è 98-89 per Washington ma il punteggio dice davvero poco sull’assoluto dominio di Wall, Ariza e soci.

Serata dunque da dimenticare per Chicago, che con questa prestazione potrebbe avere definitivamente compromesso la serie, consegnandone il totale controllo ai Wizards; unica menzione d’onore a Taj Gibson, unico fra gli uomini di Thibodeau, ad essere sceso in campo stasera, a differenza dei suoi compagni che hanno ricordato solo troppo tardi con quale intensità ed attenzione va’ giocata una gara di playoff. Complimenti all’ala di Chicago quindi per il suo personale record di punti nei playoff (32); ma soprattutto complimenti a Washington che avrà ora la prima occasione di chiudere la serie, in casa dei Bulls nella notte tra martedì e mercoledì prossimo. Bravissimi gli uomini di Wittman a portarsi in vantaggio e ad amministrare saggiamente il risultato; monumentale Ariza, al quale sembra che il contract year stia davvero facendo bene e ci stia finalmente restituendo un vero giocatore NBA. Con Wall e Beal in continua crescita, e un Gortat molto attento e puntuale nell’eseguire le proprie consegne, coach Wittman non può che essere soddisfatto dei suoi ragazzi, sperando di riuscire a chiudere la serie già da mercoledì e guadagnarsi un po’ di riposo in vista delle future impegnative sfide. Discorso diverso invece per Thibodeau che dovrà, soprattutto psicologicamente, cercare di riprendere i suoi ragazzi dalla fossa che si sono scavati. Riusciranno i Bulls a tenere alto l’orgoglio e rovinare la festa ai Wizards? Per scoprirlo, appuntamento a mercoledì notte, 30 aprile, alle 2.00 (ore italiane) per il quinto, e forse ultimo, capitolo della serie tra Washington e Chicago! #StayTuned!