I suoi Oklahoma City Thunder non stanno finora disputando una post season all’altezza delle aspettative della vigilia, ma per quanto riguarda la stagione regolare l’MVP piuttosto palese di questa stagione era uno solo: Kevin Durant. Nella giornata di oggi la NBA ha ufficializzato un premio già nell’aria da tempo, che solo ieri aveva addirittura ricevuto la benedizione del Most Valuable Player uscente, Lebron James (“Lo rispetto moltissimo, merita l’MVP e ha giocato come tale”), con una votazione plebiscitaria di 119 voti per il primo posto su 125 totali (i rimanenti 6 sono andati tutti allo stesso Lebron), accumulando così ben 1232 punti nella votazione; proprio James si è classificato secondo (891 punti), più distanziati Blake Griffin (terzo, 434 punti), Joakim Noah (322) e James Harden (85). La stella dei Thunder ha chiuso la stagione regolare con 32 punti, 5.5 assist (entrambi career high) e 7.4 rimbalzi con un irreale 50.3% dal campo, vincendo per la quarta volta nelle ultime cinque stagioni la classifica marcatori e diventando il primo giocatore dopo Allen Iverson nel 2001 ad essere sia top scorer che MVP. Questi ottimi numeri e alcuni record stabiliti (famosa la striscia di 41 partite consecutive con almeno 25 punti con cui ha superato il precedente record di Michael Jordan, arrivato “solo” a 40) hanno permesso ai Thunder di chiudere con l’ennesima stagione regolare da incorniciare (59-23, titolo della Northwest Division e secondo record a Ovest), nonostante un Russell Westbrook a lungo ai box per gli strascichi dell’infortunio patito nei playoff 2013. Proprio i risultati di squadra sono infatti quelli che, dalle sue stesse frequenti dichiarazioni, stanno più a cuore al neo-MVP: la stagione regolare è sua, ma la strada che porta alla vetta dei playoff per i suoi Thunder è ancora molto lunga e, in questo momento, anche molto tortuosa.