Disastro dei Thunder in gara 1, Durant e Westbrook fuori giri e Chris Paul in serata di grazia, trionfo Clippers; prestazioni monstre di Durant e Westbrook in gara 2, benissimo anche Sefolosha e Griffin un’ombra, trionfo Thunder. Per fortuna di tutti gli appassionati il basket non è come la matematica, e cambiando l’ordine degli addendi il risultato cambia. Andiamo a vedere i Top & Flop del secondo atto della serie tra LA ed Oklahoma City:
OKLAHOMA CITY THUNDER:
Kevin Durant, 9: nella serata in cui Adam Silver gli consegna il trofeo di Most Valuable Player, KD sfodera quella che probabilmente è la sua miglior prestazione in questi playoff; 32 punti, 12 rimbalzi e 9 assist, partita dominata fin dal primo quarto in cui ha messo a segno ben 17 punti (!). C’è poco altro da aggiungere, se ne sono accorti un po’ tutti: MVP.
Russell Westbrook, 9: è fatto così, può piacere o non piacere, può farti perdere una partita o vincerla (quasi) da solo. Quel che è certo è che quando gioca in questo modo non piace per niente agli avversari. Tripla doppia da 31+10+10, buona difesa su Paul e dinamicità offensiva che ha messo in moto un po’ tutta la squadra: all around player.
Thabo Sefolosha, 8: messo da parte per necessità tecniche durante la serie coi Grizzlies, lo svizzero-sudafricano è tornato a fare la voce grossa nella sua metà campo, con grande intensità ed il merito di aver totalmente estromesso Jamal Crawford dalla partita (2/13 dal campo per il sixth man of the year). Condisce il tutto con 14 punti: redivivo.
LOS ANGELES CLIPPERS
Chris Paul, 6: dopo il dominio assoluto di gara 1, CP3 torna a livelli sostenibili dai comuni mortali, gioca la sua partita senza forzare in attacco ed agisce da generale in campo come sempre (17+5+11 con 6/13 al tiro). A livelli oltre le possibilità dei mortali è però il suo diretto avversario, il Russell Westbrook di cui sopra, e aggiungendoci che Griffin non fa granchè per supportarlo, ecco spiegata la semplice sufficienza. Predica nel deserto.
Blake Griffin, 5: merito di Brooks che sguinzaglia sulle sue tracce Kendrick Perkins (voto 7 per lui, sempre abile nel limitare i lunghi avversari), fatto sta che la serata del #32 non vale il terzo posto nella corsa al Most Valuable Player. 15 punti con 6 rimbalzi non posso bastare se dall’altra parte ci sono i Thunder, lo sa lui e lo sanno i Clippers. “Soft”.
Jamal Crawford, 3: l’utilità di avere un giocatore con tanti punti nelle mani dovrebbe emergere proprio in serate come questa, in cui il resto della squadra non gira. Jamal Crawford è di opinione diversa. Cerca più volte di gestire l’attacco da solo per innescare il parziale decisivo, ma finisce per essere annullato da Sefolosha e se ne torna in panchina con un misero 2/13 dal campo (1/7 da tre punti) . Stesso discorso di Westbrook, è fatto così, può piacere o non piacere; rimandato a gara 3.