In una lunga intervista televisiva su Bloomberg, per il Bloomberg Sports Business Summit, il commissioner NBA Adam Silver è intervenuto su un possibile cambiamento degli orari delle partite NBA per valorizzare il proprio brand puntando all’Asia, e piu’ specificamente alla Cina, senza però scordare i benefici che ricaverebbe anche dall’Europa. Dalle sue parole si evince infatti la possibilità, in un futuro non precisato, di chiedere alle squadre NBA (una o due volte ogni due mesi) di effettuare una partita alle ore 10Am East Time:
“Penso che la sfida piu’ grande per far crescere la NBA nel mondo sia quello di minimizzare le differenze fusi orari. Mi spiego meglio, per esempio tra la Cina e la East Coast americana ci sono 12 ore di differenza. Quindi una nostra partita in prima serata per loro è visualizzabile solo alle prime ore del mattino, c’è da capire come possiamo modificare questo, modificando la nostra offerta, mostrando partite condensate o offrendo altro. Per far ciò potremmo considerare di cambiare gli orari di alcune partite. Una volta che l’audience in Cina diverrà sufficientemente importante non sarebbe così pazzo chiedere ai team di giocare una volta ogni due mesi, al sabato, una partita mattutina. In Cina avremmo la possibilità di raggiungere 100 milioni di persone, questa è la motivazione principale per cui si potrebbe vedere una squadra NBA giocare alle 10 di mattina.”
Le priorità, in questo momento, per il Commissioner sono sicuramente altre ma una soluzione in questo senso porterebbe benefici anche ai tifosi italiani che potrebbero godere di una partita NBA ad orario “umano”: ore 16 di un tranquillo sabato pomeriggio.