Come tante altre squadre hanno (inevitabilmente) fatto la scorsa stagione, in vista del famigerato draft che dicono manderà avanti l”NBA per i prossimi 15 anni, anche gli Orlando Magic si sono rifugiati nel tanking.
Non è difficile dunque riassumere l’annata 2013-14 della franchigia della Florida, conclusasi con un misero record di 23 vittorie e 59 sconfitte (il terzo peggiore della lega, Philly e Milwaukee hanno fatto ancora meglio/peggio) ed al terzultimo posto della derelitta Eastern Conference. Tutto per il draft, appunto, che avrebbe dovuto cambiare il volto della franchigia, e non solo, negli anni avvenire. Se questo succederà realmente non è certo dato saperlo, ma Aaron Gordon ed Elfrid Peyton sono sicuramente ottime basi da cui partire.
L’arena: Amway Center
Il mercato dei Magic:
Arrivi: Aaron Gordon, Elfrid Peyton, Ben Gordon, Seth Curry, Evan Fournier, Channing Frye, Willie Green, Luke Ridnour, Peyton Siva.
Partenze: Aron Afflalo, Jason Maxiell, E’twaun Moore, Jameer Nelson, Ronnie Price, Adonis Thomas.
Sopra, Nikola Vucevic ed Andrew Nicholson, due dei protagonisti di Orlando.
Il Quintetto: PG Luke Ridnour, SG Victor Oladipo, SF Tobias Harris, PF Channing Frye, C Nikola Vucevic.
Panchina: Elfrid Peyton, Ben Gordon, Maurice Harkless, Peyton Siva, Kadeem Batts, Drew Crawford, Seth Curry, Evan Fournier, Dwayne Dedmon, Aaron Gordon, Willie Green, Andrew Nicholson, Devin Marble, Kyle O’quinn, Peyton Siva.
Tabella dei salari:
NO. | NAME | POS | AGE | HT | WT | COLLEGE | 2014-2015 SALARY |
20 | Kadeem Batts | PF | 23 | 6-9 | 245 | Providence | non garantito |
1 | Drew Crawford | SG | 24 | 6-5 | 209 | Northwestern | non garantito |
30 | Seth Curry | SG | 24 | 6-2 | 185 | Duke | non garantito |
3 | Dewayne Dedmon | C | 25 | 7-0 | 255 | USC | $816,482 |
10 | Evan Fournier | SG | 21 | 6-6 | 200 | $1,483,920 | |
8 | Channing Frye | PF | 31 | 6-11 | 245 | Arizona | $8,579,088 |
00 | Aaron Gordon | PF | 19 | 6-9 | 225 | Arizona | $3,992,040 |
7 | Ben Gordon | SG | 31 | 6-3 | 200 | Connecticut | $4,500,000 |
34 | Willie Green | SG | 33 | 6-3 | 201 | Detroit | $1,448,490 |
21 | Maurice Harkless | SF | 21 | 6-9 | 220 | St. John’s | $1,887,840 |
12 | Tobias Harris | SF | 22 | 6-9 | 235 | Tennessee | $2,380,594 |
11 | Devyn Marble | SG | 22 | 6-6 | 200 | Iowa | $884,879 |
44 | Andrew Nicholson | PF | 24 | 6-9 | 250 | St. Bonaventure | $1,545,840 |
2 | Kyle O’Quinn | PF | 24 | 6-10 | 250 | Norfolk State | $915,243 |
5 | Victor Oladipo | SG | 22 | 6-4 | 215 | Indiana | $4,978,200 |
4 | Elfrid Payton | PG | 20 | 6-4 | 190 | Louisiana-Lafayette | $2,397,840 |
13 | Luke Ridnour | PG | 33 | 6-2 | 175 | Oregon | $2,750,000 |
17 | Peyton Siva | PG | 23 | 6-0 | 185 | Louisville | $816,482 |
9 | Nikola Vucevic | C | 23 | 7-0 | 250 | USC | $2,751,260 |
Il coach
Da quando si è seduto sulla panchina dei Magic nel 2012, primo incarico da capo allenatore in NBA, Jacque Vaughn ha un record di 43 vittorie e 121 sconfitte; la maggior parte dei suoi colleghi, con un andamento del genere, avrebbe fatto le valigie e perso il posto. Perchè non è successo a Vaughn? Ricollegandoci al riassunto della scorsa stagione, la risposta si trova ancora nel tanking e nello sviluppo dei giovani, unico obbiettivo che al momento prema davvero alla dirigenza. Visto l’ottimo lavoro fatto finora con giocatori come Harkless, Vucevic ed Oladipo, l’arrivo di Peyton e Gordon, che sono tutto tranne che “NBA ready”, ha fatto quasi da sponsor all’ex assistente e giocatore dei San Antonio Spurs.
Giocatore Chiave Attacco
Secondo nella classifica di rookie of the year della scorsa stagione, Victor Oladipo è chiamato a diventare un leader al suo solo secondo anno nella lega. L’inizio non è stato dei migliori, con una distorsione al ginocchio che lo tiene fermo da qualche settimana, ma con le basi messe in mostra ci sono tutti i presupposti per vedere una crescita ancora maggiore da parte dell’ex Indiana (NCAA).
Fondamentale nella metà campo difensiva, sopratutto con le palle rubate, Oladipo dovrà fare il vero salto di qualità in quella offensiva, migliorando il piazzato ed il tiro da 3 punti e sfruttando di più le penetrazioni, fondamentale di cui ha già mostrato una buona padronanza ma che tende ad utilizzare poco.
Giocatore chiave difesa
Tra i giocatori più migliorati in assoluto nella scorsa stagione, Nikola Vucevice può adesso considerarsi a tutti gli effetti uno dei primi 7-8 centri NBA. Straordinariamente efficace a rimbalzo, capace di segnare almeno 20 punti più volte lo scorso anno, ha dimostrato di poter essere anche un grandissimo intimidatore sotto il proprio canestro, con un ottimo tempismo nelle stoppate e la costanza nell’uno contro uno propria dei grandi centri europei.
Scartato dai Sixers, si sta consacrando ad Orlando, e non vuole fermarsi.
Rivelazione
Niente Peyton, Gordon (nè Aaron nè, tantomeno, Ben) o Frye; se ci sarà una sorpresa vera e propria nell’annata di Orlando (poichè dai rookie ci aspetta sempre qualcosa di magico), avrà un nome ed un cognome: Evan Fournier.
La guardia ex Nuggets ha vissuto dei mondiali da protagonista con la sua Francia, andando vicinissimo al raggiungimento della finale contro gli USA ed eliminando la corazzata spagnola ai quarti. Se a tutto questo si uniscono la voglia di rivalsa dopo il mezzo fallimento di Denver ed un talento naturale fuori dalla norma, immaginare Fournier come piacevole imprevisto non risulta molto difficile.
Miglior scenario 2014-15
Per quanto la Eastern Conference possa continuare a non essere estremamente competitiva (Cavs e Bulls sono tornate, ma Knicks e Pacers sono in caduta libera), neanche la previsione più rosea, probabilmente, riuscirebbe a collocare i Magic tra le prime otto.
Se le cose dovessero andare in maniera molto positiva, con Elfrid Peyton e Aaron Gordon pronti sin dall’inizio per l’NBA (non ci scommetterei) e Vucevic ed Oladipo ad aprire la strada da leader, la Phoenix dello scorso anno insegna che niente si deve dare per perduto da subito, e chissà che con la giusta chimica e la fusione tra giovani e veterani, Orlando non riesca a far almeno credere i propri tifosi nel sogno postseason. Il ‘se’ di inizio frase, però, rimane enorme.
Peggior scenario 2014-15
Nel caso contrario, invece, potrebbe non esserci limite alla desolazione nel centro della Florida, con la squadra relegata in fondo alla conference (superata da dirette rivali con lo stesso progetto-giovani come Milwaukee) e con grossi punti interrogativi sul roster composto per la maggior parte da ragazzi sotto i 25 anni.
Il draft del 2015 potrebbe diventare l’unico motivo di speranza per l’ex franchigia di Shaquille O’neal e Dwight Howard, costretta a ricominciare nuovamente dall’inizio.
Previsione realistica 2014-15
Contraddicendo il celebre detto, la verità probabilmente NON sta nel mezzo; immaginare Orlando nuovamente come una squadra povera di ogni entusiasmo ed ordine (anche se non troppo difficile) pare quanto meno poco verosimile, vuoi per l’abbondanza di giovani, vuoi perchè prima o poi la fortuna gira per tutti.
Detto questo, i playoff restano un miraggio ai limiti dell’utopia, il che non sarà un problema visto l’obbiettivo principale di far crescere con tranquillità il futuro della franchigia. Stagione non disastrosa ma nemmeno granchè esaltante, quella in arrivo.