Dopo un’assenza di due anni dai parquet quasi ininterrotta, che ci sia un minimo di scetticismo tra tifosi ed addetti ai lavori sulle condizioni di Derrick sembrerebbe quanto meno giustificato.
La faccenda si complica, però, quando entrano in gioco gli odiati (dai giocatori) ranking sugli atleti delle varie testate sportive americane, che durante la preseason appena conclusa hanno suscitato più di qualche protesta; se per Kobe Bryant e Kevin Durant al momento ESPN rappresenta una sorta di nemesi (40esimo posto per il Mamba, ottavo per l’MVP della scorsa stagione), la situazione non migliora andando a guardare il trattamento riservato al #1 di Chicago, piazzato dopo la trentesima posizione.
Rose però, in alcune dichiarazioni rilasciate a CSN Chicago, non ha dato importanza (almeno non totalmente) a questo tipo di classifiche, preferendo concentrarsi sulla stagione che sarà per lui ed i suoi Bulls:
“Ultimamente si è parlato molto di ranking, ma per quel che mi riguarda so benissimo qual è adesso il mio ruolo nella lega”, ha detto Rose. “Se credo di non essere uno dei primi 30 giocatori in NBA? E’ vero, credo di essere molto meglio della maggior parte di loro. So bene che ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, non posso farci niente, solo rispondere sul campo. Ho guardato un sacco di partite di basket quest’estate, ho studiato molto il gioco e sicuramente la partecipazione ai mondiali risulterà un vantaggio più avanti, sopratutto tatticamente.
Il mio gioco è migliorato allenamento dopo allenamento, sento di poter controllare la partita ogni volta che scendo in campo” ha continuato l’ex MVP.
“Penso che non avremo molte difficoltà in attacco durante la stagione, la qualità offensiva dei nostri giocatori è davvero altissima quest’anno; dovremo essere bravi a garantire grandi prestazioni anche in difesa, con tutta la fisicità ed intensità possibile. Se riusciremo a combinare questi due aspetti nel modo giusto, potremmo davvero riuscire a fare qualcosa di grande nella postseason”.