Era l’ormai lontano 1992 quando David Stern annunciava dal palco del Draft che gli Orlando Magic avrebbero scelto Shaquille O’Neal, centro proveniente da Louisiana State University. Si sapeva che quel ragazzone di 216 centimetri sarebbe stato un giocatore destinato a scrivere pagine importanti nella Lega, e per iniziare il nativo di Newark fece sognare i tifosi biancoblu della Florida per 4 stagioni in cui lasciò il segno.
Shaq giocò un totale di 295 partite per i Magic segnando 8019 punti dal 1992 al 1996, anno del suo passaggio ai Los Angeles Lakers. In mezzo anche una finale NBA nella stagione ’94-’95 persa contro gli Houston Rockets, la prima storica finale raggiunta dalla giovane franchigia di Orlando trascinata da O’Neal con 29.4 punti di media a gara anche se non fu sufficiente per portare a casa il Larry O’Brien Trophy.
Non per caso allora i Magic hanno deciso di introdurre Shaq nella Hall of Fame della franchigia. L’annuncio è stato dato dal sito ufficiale di Orlando. La cerimonia di induzione tra i grandi della storia dei Magic avverrà il 27 marzo prima in una cerimonia privata e poi gli verrà reso omaggio davanti al pubblico dell’Amway Center nell’intervallo della sfida contro i Detroit Pistons.
Ecco le parole a riguardo del CEO dei Magic, Alex Martins.
Siamo onorati di riconoscere a chi ha dato un grande contributo nella nostra franchigia, il giusto tributo. E Shaq merita tutto questo: ha avuto un impatto devastante nei suoi anni qua con noi, per questo siamo orgogliosi di introdurlo nella nostra Hall of Fame. E’ stato uno dei giocatori più importanti della nostra storia, integrandosi alla grande anche con la comunità che lo ricorda con affetto e stima.
