Klay Thompson è uno dei punti fermi di quei Warriors che stanno dominando incontrastati la Western Conference e che si apprestano ad iniziare i Playoffs alle porte coi favori del pronostico. Quindi è forse un bene che colui il quale forma la coppia degli Splash Brothers assieme a Stephen Curry si sia procurato una lieve distorsione alla caviglia proprio in questo momento della stagione e non magari tra un mese.
Thompson infatti è uscito malconcio dal match di lunedì vinto all’Oracle Arena contro i Los Angeles Lakers per 108-105. Le sue condizioni non sono sembrate fin dall’inizio per nulla preoccupanti ma il biglietto già staccato per la postseason ed un primo posto di conference quasi al sicuro non mettono fretta allo staff medico di Golden State per rimetterlo in sesto.
E’ stato lo stesso coach dei GSW, Steve Kerr, a confermare lo stop di una decina di giorni per Thompson che potrà sfruttare questo breve lasso di tempo per recuperare alla svelta e tirarsi a lucido in vista del primo turno di PO che metterà di fronte alla squadra di Oakland una tra Oklahoma City Thunder e New Orleans Pelicans.
Durante l’assenza di Thompson, andrà aggiornata una particolare statistica che interessa i Warriors: in questa stagione con lo starting five al completo, Golden State è quasi imbattibile con 42 vinte e 5 perse. Senza invece almeno uno dei titolari – Andrew Bogut, Draymond Green, Harrison Barnes più Curry e appunto Klay – il record è ben più negativo con un complessivo 11-8.
Niente Klay Thompson? Allora più spazio nella rotazione per altri giocatori: largo ad André Iguodala, Leandro Barbosa e Justin Holiday.