A partire da questo weekend, una volta al mese, cercheremo di offrire agli appassionati di basket che ambiscono ad una conoscenza a tutto tondo di questo sport un viaggio attraverso la storia di uomini, aziende e sopratutto scarpe.
Non è difficile comprendere l’importanza che le scarpe assumo in questo sport, tanto è vero che molte volte si attribuisce (ingiustamente) la spiegazione di una determinata prestazione cestistica, buona o cattiva che sia, proprio a ciò che l’atleta indossa ai piedi. Basti ricordare il famosissimo spot pubblicitario delle Air Jordan 5, dove Mars Blackmon (aka Spike Lee) chiede a MJ cosa sia a renderlo il miglior giocatore dell’universo, interrogandolo: “Is it the shoes?! It’s got to be the shoes!”. Oppure, l’episodio esilarante dello spot Pepsi, in cui Uncle Drew (aka Kyrie Irving) chiede al suo difensore: “Wanna switch sneakers? Damn, you got hospital shoes on!”.
Dopo avervi introdotto al tema, oggi vi voglio parlare della scarpe sportive probabilmente più conosciute al mondo, le Converse All Star Chuck Taylor.
Converse Chuck Taylor Olympics EditionProdotte dalla Converse, azienda nata nel 1908 a Malden nel Massachusetts (home state del basket), nel 2003 a causa della bancarotta è stata messa in vendita e conseguentemente acquistata per 305 milioni di dollari dalla Nike Inc. Attualmente la Converse è dunque una società controllata dalla Nike.
Fabbrica Converse inizi ‘900Sicuramente, sono le carpe da ginnastica (sneakers o trainers, se si volesse usare un inglesismo) per antonomasia; bene o male, ognuno di noi ha avuto nella sua vita (almeno) un paio di “All-Star” o “Chuck Taylor”.
Oggi sono un simbolo di stile, un fashion statement della nostra cultura, ma non è sempre stato così. Infatti, come molti di voi appassionati certamente sapranno, queste Converse furono prodotte e disegnate nel lontano 1917 quali scarpe tecniche adibite alla pratica della pallacanestro (inventato ventisei anni prima, nel 1891); detta in breve: erano “Basketball Shoes”!
Sono passati novantotto anni dalla loro prima luce ed ancora sono apprezzate in tutto il mondo da persone di ogni età e sesso, a pensarci sembra incredibile, eppure è la realtà.
Queste Converse detengono un importantissimo primato nella storia delle scarpe: furono le prime scarpe da basket ad essere prodotte in massa nel Nord America (e per diretta conseguenza in tutto il mondo).
uno dei primi modelli di All-StarCaratterizzate da una suola in gomma molto spessa e il classico taglio alto sopra la caviglia per fornire maggiore protezione, in origine erano di color marrone con finitura nera. Dagli anni ’20 si passa alla tela nera e alla pelle. Successivamente verrà proposto anche un modello a taglio basso.
Originariamente il nome era solamente “All-Star” e non ebbero subito un grande successo, ci volle l’intervento di un certo Charles Hollie Taylor, detto “Chuck”. Giocatore di pallacanestro che fin dalla loro uscita sul mercato le aveva profondamente apprezzate.
Chuck TaylorTanto le stimava, il nostro Chuck, che nel 1921 decise di presentarsi presso la sede dell’azienda per cercarvi impiego, voleva essere parte anche lui della storia. Il suo entusiasmo colpì la Converse, che gli offrì un lavoro come addetto alle vendite. Fu così che grazie alla sua intraprendenza e passione per la pallacanestro intraprese il cammino verso la promozione dello sport più bello del mondo (organizzava eventi sportivi anche con bambini) e delle scarpe migliori mai create fino ad allora. Il suo contributo, tuttavia, non si limitò esclusivamente alle vendite, egli fornì anche all’azienda importanti feedback, permettendo così di migliorare le performance attraverso l’implementazione di una suola più flessibile e con maggior “grip”. Infine, come tocco di stile, suggerì di posizionare la classica patch circolare al livello della caviglia in modo che il logo fosse ben visibile e riconoscibile.
Nel 1932, per meriti conseguiti e per consacrare definitivamente il matrimonio scarpa-uomo, il nome Chuck Taylor fu inciso nel logo circolare caratteristico facendo dell’uno (l’uomo) e dell’altra (la scarpa) simboli imperituri delle scarpe sportive e della pallacanestro (Chuck Taylor fa anche parte della Basketball Hall of Fame).
Grazie al lavoro del nostro, presto le All-Star Chuck Taylor divennero lo standard per gli atleti professionisti.
Nel 1936 si tenne la XI Olimpiade a Berlino, occasione speciale in cui vi fu il primo torneo di pallacanestro della storia dei Giochi. Ai nostri fini, l’evento è rilevante anche per un ulteriore motivo: le All-Star Chuck Taylor furono le scarpe ufficiali del Team USA e furono così proposte di un colore speciale per l’evento. La prima palla a due fu alzata nientemeno che da James Naismith (inventore dello sport), il quale consegnò anche le medaglie d’oro vinte poi dalla delegazione statunitense.
La fortuna delle All-Star in ambito cestistico continuò fino agli anni settanta, quando l’avvento di altri marchi creò una grande concorrenza di cui noi oggi siamo ancora testimoni.
La loro popolarità, tuttavia, non diminuisce, anzi aumenta ulteriormente fra gli anni ’70-’80, iniziano, infatti, ad essere indossate anche in ambienti diversi rispetto al nostro amato parquet dai personaggi di spicco della cultura del tempo, quali musicisti e cantanti.
Rievocare la storia dei queste sneakers ci permette di riflettere sul livello di performance che attualmente possono offrire le scarpe da basket. La tecnica ha fatto, nei decenni, un salto in avanti enorme grazie a cui oggi possiamo dire di avere ai piedi un vero e proprio concentrato di prestazioni che ci permette di portare al massimo il nostro gioco. Una cosa è certa, queste Converse rimarranno per sempre scolpite nella storia della pallacanestro.
Grazie Chuck!