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Playoffs NBA 2015

Kerr elogia Curry; NO paga la tensione

Le serie di Playoff sono appena iniziate e per le squadre che ambiscono ad arrivare in fondo è importante partire con il piede giusto. La vittoria in gara 1 di Golden State ha evidenziato i passi in avanti che i ragazzi di Kerr hanno fatto in termini di gioco di squadra e l’importanza di avere in squadra uno dei 3 migliori NBA, al secolo Stephen Curry; probabilmente all’allenatore non sarà piaciuto il calo di concentrazione avuto nell’ultimo periodo, ed è questo un grosso limite che pone un punto interrogativo sulle speranze per i Warriors di arrivare in fondo al tabellone. D’altra parte New Orleans ha pagato l’inesperienza di alcuni giocatori a livello di playoff, nonostante la magnifica prestazione di Davis, che ha chiuso la partita con 35 punti.

Curry è stato autore di 34 punti e, pur non avendo tirato dall’arco con le sue solite percentuali, ha portato tanta qualità ed efficacia all’attacco dei Warriors; intervistato a fine partita, ha dichiarato:

“Ho cercato la massima concentrazione durante tutta la partita; i playoff creano una tensione diversa rispetto alla stagione regolare ed è importante l’impatto che riesci a dare alla partita ed io e i ragazzi siamo riusciti ad avere un grosso impatto sulla partita. Il gioco da 3 punti contro Davis è stata una giocata divertente”

Coach Kerr, all’esordio nei PO, ha evidenziato l’importanza dell’ambiente che i Warriors hanno trovato alla Oracle Arena e l’imprescindibilità da Curry per gioco di Golden State:

“La spinta che ci ha dato il palazzetto è stata fondamentale, questo ci favorisce e ci favorirà nelle prossime gare; Curry è il nostro motore, il nostro gioco passa tutto dalle sue mani”

I Pelicans, dal canto loro, devono ripartire dal tentativo di rimonta dell’ultimo quarto e dalla prestazione della loro stella Anthony Davis; ripartire da qui per attendersi che Holiday entri nella serie e riscatti la brutta gara 1; Davis, interrogato dalla stampa, ha sottolineato come la tensione iniziale giocasse a sfavore della sua squadra:

“Eravamo nervosi, e in queste gare la tensione può giocare brutti scherzi; era la prima partita di playoff che giocavamo come squadra, ma nonostante questo abbiamo avuto delle risposte positive dal quale ripartire”

In attesa di gara 2, che si giocherà ancora alla Oracle Arena, le squadre cercheranno gli aggiustamenti necessari per limitare le giocate avversarie e cercare di imporre il loro gioco e il loro ritmo; Golden State è una seria candidata ad arrivare in fondo, New Orleans vuole dimostrare che non è la vittima sacrificale di turno.

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