John Wall era in panchina in borghese durante gara 2 con un tutore sulla mano sinistra per un infortunio al polso subito in una caduta in gara 1, ci si chiedeva che tipo di infortunio avesse per non giocare dato che era rimasto lo stesso in campo, portando i suoi alla vittoria, nel primo episodio della serie ma subito dopo lo stesso match vinto la sua mano sinistra aveva iniziato a gonfiarsi visibilmente. Nelle scorse ore è arrivata la notizia che i tifosi dei Wizards non si auguravano, diversi esami a cui si è sottoposto Wall hanno rivelato cinque fratture composte nel polso sinistro e nella mano sinistra.
Wall e la squadra stanno attualmente consultando più medici e specialisti per determinare la migliore linea d’azione da intraprendere ma la possibilità di giocare per il resto della serie di semifinale della Eastern Conference contro gli Atlanta Hawks è tutt’ora incerta. Per questo tipo di infortunio infatti ci vogliono indicativamente dalle 4 alle 6 settimane di riposo prima di poter tornare in campo, inoltre non è semplice giocare con un tutore che immobilizzi la mano soprattutto per un playmaker.
È sicuramente un duro colpo per Washington che si affidava all’ex Kentucky per guidarli in questi playoffs dove con Wall in campo i Wizards non hanno mai perso. Andando ad osservare le cifre sui 100 possessi con Wall sul parquet Washington segna 115.7 punti e solo 96.0 senza di lui, la percentuale al tiro scende dal 49% al 40% senza il #2 e diminuisce anche il rapporto assist/palle perse da 2.0 a 1.4.
Ovviamente Washington sta monitorando la situazione di ora in ora anche se al momento appare altamente improbabile un impiego di John Wall sabato in gara 3. Sessions aveva sostituito egregiamente il playmaker titolare risultando il migliore dei suoi in gara 2 ma nonostante questo era arrivata la sconfitta. Nelle prossime ore dovrebbero seguire altri comunicati da parte dei Wizards, certo è che questa notizia non è facile da affrontare per la franchigia della capitale che ha in Wall il proprio leader.