La serie che più di tutte si sta decidendo sui colpi di genio dei singoli (le ultime due partite sono state entrambe risolte negli ultimi secondi, con due buzzer beater) fa ritorno in Ohio, a Cleveland, alla Quicken Loans Arena, sul risultato di 2 pari. I Chicago Bulls si presentano a questa decisiva Gara 5 privi di Pau Gasol, (fresco detentore del record come giocatore più anziano, a 34 anni, a guidare la lega per doppie doppie fatte segnare in regular season) vittima di uno stiramento al bicipite femorale, con il quintetto guidato da Derrick Rose e Jimmy Butler, con Mike Dunleavy e Taj Gibson, e Joakim Noah in posizione di centro. I padroni di casa rispondono con il back-court Kyrie Irving – Iman Shumpert, LeBron James e Tristan Thompson da ali e Timofey Mozgov a battagliare sotto le plance. Si attende solo la palla a due, e poi il quinto capitolo di questa appassionante sfida avrà inizio.
Primo quarto – La retina si muove per la prima volta sul primo possesso Chicago, dopo il tiro di Taj Gibson. Sono gli ospiti a partire meglio, portandosi sul 4-0 con la comoda schiacciata bimane di Noah su assist di Butler. La risposta dei Cavs tarda ad arrivare talmente tanto che Blatt è costretto a chiamare il primo timeout sull’8-0 Chicago. Al rientro in campo LeBron realizza i primi due punti dei padroni di casa, ma l’attacco di Cleveland tarda a carburare, al contrario, quello di Chicago funziona molto bene, con Rose che segna 4 punti consecutivi e porta il vantaggio dei Bulls di nuovo a +8 sul 12-4. A 6 minuti dalla fine del quarto si sblocca anche Kyrie Irving, che segna i suoi primi punti. Ma Chicago continua a volare sulle ali di Taj Gibson, e, con il suo tiro dalla media si porta a 10 punti di vantaggio. LeBron intercetta un passaggio di Rose per Dunleavy e conclude in contropiede con la schiacciata in campo aperto, ma i suoi sforzi sono vanificati dal canestro di Butler, che mantiene il distacco tra le due squadre invariato. Prova ad accendersi anche Shumpert, che mette a segno il canestro che vale i 10 punti per Cleveland. Con l’ingresso di J.R. Smith e l’accelerata di Kyrie Irving, Cleveland sembra trovare finalmente ritmo e mette un po’ alle corde Chicago, recuperando il risultato fino al 20-17 in favore dei Bulls, prima che un canestro di Rose fermi il parziale, e dia il via a un nuovo timeout di coach Blatt. È Shumpert il primo a segnare al rientro in campo, riducendo il distacco dei Cavs a soli 3 punti, con un minuto da giocare, ed è sempre lui, dopo l’1/2 dalla lunetta di Gibson a segnare la schiacciata del -2. Con pochi secondi ancora sul cronometro arriva anche il sorpasso dei padroni di casa che sembrano aver trovato la quadra del loro attacco, e mandano a bersaglio la tripla che porta il risultato sul 25-24. La sirena suona, però, solo dopo i due liberi assegnati ai Bulls che chiudono così il primo parziale in vantaggio per 26-25.
Secondo quarto – Al rientro dalla pausa Cleveland trova un LeBron in piena fiducia, autore di tre canestri consecutivi (e magnifici) che segnano un parziale Cavs di 6-0, prima che i due liberi assegnati a Nikola Mirotic (solo uno segnato) riequilibrino parzialmente la situazione. LeBron continua a segnare, nascondendo stavolta la palla a Noah e a Butler, e allungando sul 33-27 di vantaggio per i Cavs, poi sull’azione difensiva cade sulla finta del Most Improved Player, che non ne sa approfittare, e sbaglia dalla lunga distanza. Dopo un altro timeout di Blatt, è sempre il Re a prendersi la scena, segnando in contropiede con il fallo (anche se non trasforma il libero aggiuntivo). Il vantaggio di Cleveland si fa consistente e si assesta sul +8, prima che James Jones faccia fallo su Nikola Mirotic mentre tira da tre punti. Tutti i tiri dalla linea della carità che ne seguono vanno a bersaglio, ma LeBron è incurante e irrefrenabile e continua a segnare come non ci fosse un domani. Dopo un altro errore al tiro di Butler, il Prescelto prova anche a farsi assistman e a coinvolgere i compagni, ma il suo passaggio schiacciato destinato a Mozgov si risolve in un semplice viaggio in lunetta per il russo. Poi è il turno di J.R. che si mette in proprio, passa nonostante il raddoppio, e appoggia a canestro il +10 Cleveland. Chicago va in confusione, perde un pallone banale, ma i Cavs non ne approfittano, e così i Bulls hanno una nuova occasione per spostare l’inerzia che il match sembra assumere, e ci riescono, prima con il canestro di Noah, poi con i liberi a bersaglio di Dunleavy. Con 5 minuti da giocare, però, i Cavs trovano anche una fiammata di Irving che incendia la retina con la tripla da 8 metri. Su un contropiede dei Bulls, Tristan Thompson salta per difendere su Jimmy Butler, che cade pesantemente a terra. Nulla di serio per lui, che tira regolarmente i suoi liberi, subendo però la pronta risposta di Shumpert, che porta il risultato sul 45-36. Un nuovo botta e risposta subito dopo: al canestro di Rose, molto bello, in penetrazione, Cleveland risponde con il tap-in più fallo di Thompson. Il canestro di Butler fissa il risultato sul 48-40 in favore dei padroni di casa, quando, dopo un errore al tiro di Shumpert, coach Thibodeau chiama timeout. Dopo il ritorno in campo delle squadre è subito LeBron a chiarire di volere la vittoria, con il canestro del +10 Cleveland. Poi, sulla rimessa di Rose, J.R. Smith difende ottimamente, ottenendo una rimessa in suo favore, che si trasformerà in un bel canestro dalla media di Shumpert. Dall’altro lato, Bulls imprecisi anche nelle conclusioni più semplici, con Noah a sbagliare la schiacciata, salvato soltanto da Gibson, che raccoglie il rimbalzo e subisce fallo da Mozgov, costretto a uscire, in favore di Kendrick Perkins. Proprio il nuovo entrato procura subito ai Bulls due tiri liberi, facendo fallo su Noah, che li trasforma entrambi, ma che poi, in fase difensiva commette il suo terzo fallo, su LeBron, guadagnandosi la panchina. Sarà Mirotic a sostituirlo sul parquet. Chicago continua a sbagliare tiri, i rimbalzi offensivi che pure i lunghi riescono a procurarsi, non si trasformano più in canestri. L’ultimo possesso, gestito da Cleveland, è una caotica serie di passaggi e scarichi che cercano di liberare un uomo sotto canestro, ottenendo solo i risultato di affidarla alle mani sbagliate, nello specifico quelle di Perkins, che perde il possesso. Ma non c’è tempo per Chicago: la sirena suona a porre fine alla seconda frazione di gioco sul risultato di 54-44 in favore dei Cavs. LeBron James è, finora, l’ago della bilancia, con una prestazione monster al tiro (24 pts, 10/12 dal campo, con 5 rbd). Dall’altra parte prova a tenerne il ritmo Derrick Rose (14 pts, 6/12 dal campo, 4 rbd e 3 ass per lui).
Terzo quarto – Il rientro in campo dopo l’intervallo lungo si apre nel segno di Rose, autore prima di un canestro in proprio, poi della palla recuperata che fa partire l’azione del -6 Bulls, siglato da Taj Gibson. Mozgov chiede troppo al suo jumper dalla media, ma dall’altra parte la tripla di Rose trova solo il primo ferro. Poi altri errori da entrambe le parti, come la palla persa da Noah, e quella, sull’azione subito successiva, da Thompson, che avvia il contropiede di Rose e Butler, concluso dal canestro in sottomano di quest’ultimo che allunga il parziale dei Bulls e costringe Blatt a un nuovo timeout. Non migliora la situazione dei padroni di casa dopo questo break, con l’errore al tiro prima, e i due falli di James Jones, poi, che portano al canestro di Noah. Cleveland torna a segnare, cercando di mantenere Chicago a più di un possesso di distanza sul 56-52, poi ci pensa Kyrie, nonostante gli acciacchi, a allungare di nuovo, con il bel canestro dalla media. Sull’errore successivo di Rose, LeBron James contende un rimbalzo a Gibson ma gli viene fischiato fallo. Per questo sulla rimessa alza la pressione difensiva, procurando a Kyrie Irving un facile pallone da trasformare in contropiede. Risponde comunque Chicago, con il canestro di Butler, e poi con la tripla di Dunleavy, che significa riavvicinamento per i Bulls a -3, sul 60-57. Dopo il timeout di Blatt, LBJ rientra in campo con ancora più grinta, e si procura i liberi dopo il fallo di Noah, che protesta. Eccessivamente, secondo gli arbitri, che gli assegnano un fallo tecnico. Ma Cleveland non ne sa approfittare a dovere, e permette a Chicago di continuare l’operazione riavvicinamento. Solo James continua a segnare, e Chicago si porta a -1 sul 63-62 grazie a Butler. Ma c’è sempre Kyrie Irving. La versione sbiadita del numero #2 dei Cavs delle ultime partite fa posto al giocatore originale, che si inventa due tiri straordinari, che ricacciano di nuovo i Bulls a -6. Chicago segna con Dunleavy dai liberi, Cleveland risponde con un sottomano audace di Shumpert, che batte Dunleavy stesso sul primo passo e porta il risultato sul 70-64. Un colpo simile poco dopo riesce anche a J.R. Smith, che non si ferma qui, ma si inventa anche un crossover per segnare di nuovo, sulla testa dell’ala piccola dei Bulls. Dunleavy assoluto protagonista di questa fase: 11 degli ultimi 14 punti di Chicago vengono da lui. Quando i Bulls provano a uscire da questa impasse realizzativa, passando palla sotto canestro a un liberissimo Mirotic, si ritrovano davanti un LeBron pronto sempre a dire di no: stoppata straordinaria, con la mano di richiamo dopo essere saltato sulla finta del montenegrino, poi, dall’altro lato, fallo e canestro per lui, che si incarica anche di gestire l’ultimo possesso del quarto. La palla arriva tra le mani di Dellavedova che mette a referto la tripla che porta il risultato sull’80-68 Cavs, a 2 secondi dal termine del quarto. Ma non è finita finché non è finita. Palla a Mirotic che tenta il tiro disperato da centrocampo e lo realizza straordinariamente, riportando lo svantaggio dei Bulls entro i limiti della cifra singola, sull’80-71. Il terzo quarto si chiude su queste fiammate. Grande spettacolo alla Quicken Loans Arena.
Quarto quarto – L’ultimo quarto inizia con i fuochi d’artificio: alley-oop di Kyrie per Tristan Thompson, che realizza, con il fallo e il conseguente libero, a bersaglio. Siamo 83-71, Cleveland in vantaggio di 12, ma i Bulls danno sempre la sensazione di potersi ricongiungere. A 10 minuti dalla fine, Aaron Brooks realizza un bel teardrop, ma il fattaccio avviene proprio vicino a lui, con Gibson che, dopo avergli portato un blocco molto duro con la spalla, frana su Dellavedova. Tutto normale, non fosse che il playmaker australiano stringe le gambe intorno a quelle dell’avversario, che reagisce con un calcio. Ne scaturisce anche un accenno di rissa, con il sempre irrequieto J.R. Smith a fare da difensore del compagno atterrato. Gli arbitri decidono per un flagrant-2 contro Gibson, che è costretto quindi a lasciare il campo. La situazione si fa difficile per i Bulls, anche perché Dellavedova manda entrambi i liberi a canestro, e Irving segna sul possesso subito successivo. Il vantaggio Cavs si estende fino al +14, sull’87-73. Chicago sbaglia in attacco e Cleveland non perdona, con la tripla di J.R. Smith che arriva ad approfondire il baratro che divide le due squadre. Poi, ancora champagne in campo, con l’alley-oop di Dellavedova per Thompson, che schiaccia su Mirotic per il 92-75 Cavs, e timeout per coach Thibs. LeBron è di nuovo in campo, ma inizialmente Cleveland non ne approfitta, concedendo liberi e punti facili a Butler. Ma poi il Re torna in partita, siglando 5 punti consecutivi e vincendo, nel frattempo, una contesa contro Noah. C’è sempre però il solito Dunleavy a tentare di alleviare lo svantaggio, con il fallo e canestro che vale il 97-85. Chicago comincia a deconcentrarsi, commette qualche errore anche a rimbalzo, ma Shumpert e J.R. Smith non ne sanno approfittare, così i Bulls possono far arrivare palla a Kirk Hinrich che, dall’angolo, è liberissimo di mandare a bersaglio la tripla che vale il -9, sul 97-88. Dopo un timeout di Blatt, è ancora Dunleavy a riavvicinare i Bulls, con la tripla che vale il punto numero 91 per i Bulls. Hinrich fa fallo su Thompson, che ottiene i liberi ma fa 0/2. Chicago non si lascia sfuggire l’occasione e Noah segna, allungando il parziale in favore degli uomini dell’Illinois, prima che LeBron James si travesta da assistman e serva (tra l’altro con un passaggio bellissimo) Tristan Thompson che non deve che schiacciare a canestro. Complici poi l’errore di Derrick Rose e il fallo rifilato a LeBron in contropiede, lo svantaggio dei Bulls si allarga di nuovo, con i Cavs che si portano sul 101-93 a 3 minuti dalla fine del match. Jimmy Butler rifiuta di darsi per sconfitto e infila la tripla del -5. LeBron non risponde, il suo tiro si infrange sul ferro, e sull’azione seguente Thibodeau chiama un altro timeout. L’uscita dei Bulls però non è delle migliori, con l’airball rimediato proprio da Butler, ma Dellavedova rende il favore perdendo palla in modo davvero banale. L’azione costruita poi dai Bulls, piena di scarichi e passaggi in cerca dell’uomo più libero, meriterebbe miglior fortuna, ma la tripla di Rose è lunga sul secondo ferro, e Noah non riesce a prendere il rimbalzo. Ma sulla rimessa è Butler a trovare la tripla che porta i Bulls a -2 dai padroni di casa, che, con 52 secondi sul cronometro, sbagliano la tripla, con Irving, propiziando un contropiede di D-Rose. Il #1 di Chicago si disfa facilmente della difesa di Dellavedova e lascia partire il tiro che dovrebbe pareggiare i contri, ma non si è accorto del ritorno a rimorchio di LeBron James, che pigia il tasto del terzo piano e si eleva in una maniera inumana per andare a piazzare la stoppata. Azione assolutamente bellissima. Sulla rimessa, la tripla di Butler scheggia soltanto il primo ferro e Cleveland va a gestire un importante possesso offensivo. LeBron sbaglia il turnaround shot, ma né Noah, né Hinrich riescono a tenere il rimbalzo. Lo fa invece Shumpert, che poi scarica il pallone su Kyrie Irving, che, con 16 secondi appena rimasti sul cronometro, subisce fallo da Mike Dunleavy. Entrambi i liberi vanno a bersaglio e coach Thibs chiama timeout sul risultato di 103-99. La rimessa di Chicago è bruttissima, lo schema salta completamente, Cleveland recupera il pallone e gli uomini di coach Thibs sono costretti a fare fallo su LeBron, che segna il primo libero, ma sbaglia il secondo. Il risultato è ancora in bilico, sul 104-99 a favore degli uomini di casa. Un nuovo timeout per i Bulls, che stavolta eseguono bene lo schema e arrivano al tiro da sotto con Butler. Il risultato si sposta sul 104-101 per Cleveland. Butler stesso fa fallo su Kyrie Irving, senza troppe speranze ormai. Entrambi i liberi di Uncle Drew sono a bersaglio, e i 2 secondi rimasti non sono abbastanza. Cleveland vince Gara 5 per 106-101 e per la prima volta conduce questa serie contro Chicago, ora sul 3-2 per gli uomini dell’Ohio. LeBron James sugli scudi con 38 punti, 14/24 dal campo, 12 rimbalzi e 6 assist, 4 rubate, 4 stoppate e nessuna persa. Assolutamente migliore in campo.
FINAL | |||||
(2-3)
|
24 | 20 | 27 | 30 | 101 |
25 | 29 | 26 | 26 | 106 |
STARTERS | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
J. Butler* | 29 | 9 | 3 | 4 | 9-18 | 3-8 | 8-8 | 1 | 0 | 1 | 41 | 44 |
M. Dunleavy* | 19 | 4 | 4 | 1 | 5-8 | 2-4 | 7-7 | 0 | 0 | 0 | 37 | 31 |
D. Rose* | 16 | 9 | 7 | 1 | 7-24 | 0-4 | 2-3 | 1 | 3 | 1 | 43 | 42 |
J. Noah* | 10 | 9 | 2 | 4 | 4-6 | 0-0 | 2-2 | 4 | 1 | 1 | 41 | 21 |
T. Gibson* | 10 | 5 | 0 | 5 | 4-12 | 0-0 | 2-2 | 1 | 0 | 1 | 26 | 15 |
BENCH | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
N. Mirotic | 10 | 2 | 1 | 3 | 2-7 | 1-3 | 5-6 | 0 | 0 | 1 | 18 | 15 |
A. Brooks | 4 | 2 | 0 | 0 | 2-6 | 0-3 | 0-0 | 1 | 0 | 0 | 7 | 5 |
K. Hinrich | 3 | 0 | 3 | 5 | 1-4 | 1-2 | 0-0 | 0 | 1 | 0 | 22 | 10 |
N. Mohammed | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
P. Gasol | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
E. Moore | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
T. Snell | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-1 | 0-1 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 |
C. Bairstow | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
D. McDermott | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
STARTERS | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
L. James* | 38 | 12 | 6 | 3 | 14-24 | 1-5 | 9-12 | 0 | 3 | 3 | 41 | 68 |
K. Irving* | 25 | 2 | 5 | 3 | 9-16 | 3-6 | 4-5 | 3 | 1 | 1 | 39 | 36 |
I. Shumpert* | 13 | 7 | 3 | 0 | 6-10 | 1-5 | 0-0 | 0 | 0 | 3 | 42 | 29 |
T. Thompson* | 12 | 10 | 0 | 2 | 5-7 | 0-0 | 2-4 | 2 | 0 | 2 | 39 | 22 |
T. Mozgov* | 1 | 6 | 0 | 3 | 0-7 | 0-0 | 1-2 | 3 | 0 | 1 | 23 | 5 |
BENCH | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
J. Smith | 12 | 3 | 1 | 3 | 5-11 | 2-7 | 0-0 | 1 | 1 | 1 | 29 | 18 |
M. Dellavedova | 5 | 0 | 4 | 3 | 1-1 | 1-1 | 2-2 | 2 | 0 | 0 | 18 | 11 |
S. Marion | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
M. Miller | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
B. Haywood | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
J. Jones | 0 | 1 | 0 | 4 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 7 | 1 |
K. Perkins | 0 | 0 | 0 | 1 | 0-3 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 1 | 2 | 1 |
A. Varejao | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
K. Love | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
D. Kennedy | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
J. Harris | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Team Stats
STAT | TOTAL | TOTAL |
Points | 101 | 106 |
Field Goals | 34-86, 39% | 40-79, 50% |
Free Throws | 26-28, 92% | 18-25, 72% |
3-pointers | 7-25, 28% | 8-24, 33% |
Off. Rebounds | 12 | 11 |
Def. Rebounds | 28 | 30 |
Total Rebounds | 40 | 41 |
Assists | 20 | 19 |
Blocks | 5 | 12 |
Fouls | 23 | 22 |
Steals | 5 | 5 |
Turnovers | 8 | 11 |