James Harden non ci sta. Nonostante la nuova stagione sia alle porte, il giocatore degli Houston Rockets torna a parlare dell’assegnazione del titolo MVP dello scorso anno: “Io so di essere stato l’MVP. Ne sono sicuro al 100%”. La certezza di Harden deriva dall’aver condotto i Rockets al secondo posto nell’iper-competitiva Western Conference (con un record di 56-26), sebbene la squadra fosse stata martoriata dagli infortuni. Infatti Terrence Jones, Dwight Howard e Patrick Beverley hanno giocato rispettivamente 49, 41 e 26 partite.
Il Barba ha dichiarato: “E’ indiscutibile che Golden State l’anno scorso abbia ampiamente meritato di vincere la lega. Potevano contare su un team e un coaching staff eccellente. Il fatto è che il titolo di MVP deve andare al giocatore che è stato più determinante per la propria squadra”. E le recriminazioni dell’ex Thunder non finiscono qui: “Ci siamo classificati secondi ad Ovest. Nessuno avrebbe potuto pensare ad un risultato del genere a inizio anno con il roster al completo, figuriamoci con tutti gli infortuni che abbiamo subito. Abbiamo vinto una division in cui tutte le squadre partecipanti sono arrivate ai Play-off!”.
Il bersaglio di queste affermazioni è Stephen Curry, colui che ha avuto la “colpa” di portare a casa l’MVP con 1198 punti rispetto ai 936 di Harden. La stella dei Rockets ha infine chiosato: “Ho guidato la classifica dei marcatori e dei minuti giocati. Non voglio togliere nulla alla splendida stagione di Steph, ma sono assolutamente convinto che avrei meritato il titolo di MVP”.
Sembra evidente che a James Harden non sia ancora passata l’amarezza per il secondo posto nella classifica del “Most Valuable Player”. Ora siamo curiosi di vedere la reazione di Stephen Curry di fronte a queste insinuazioni. Sarà d’accordo con Harden? Ne dubitiamo fortemente…