Quando si parla del brand de “l’omino che salta” (detto in termini semplici) i puristi fanno una certa fatica a digerire l’accostamento della citata marca ad un nome che non sia strettamente quello di “Sua ariosità” (His Airness – Michael Jordan ndr); se in più si cita la linea dedicata alla guardia dei Los Angeles Clippers l’interesse non può che calare drasticamente, d’altro canto il passato parla chiaro e volgendo lo sguardo alle scarpe degli anni passati non si può certo dire che siano di quelle da conservare come reliquie (per coloro che le hanno acquistate). Jordan è sinonimo di stile nella comunità degli appassionati di scarpe, e certamente la linea CP3 non ne è stata una degna rappresentante, sinora.
Il 2015, tuttavia, sembra essere l’anno del riscatto per la linea dell’otto volte All-Star che l’1 ottobre ha lanciato le sue CP3 IX, in colorazione “Emerald Green”, proponendo un modello che ha suscitato un certo interesse fin dal suo primo palesarsi.
Prestazioni
Per prima cosa la tomaia si presenta costituita da tessuto composito e pelle sintetica che insieme vanno a coprire uno strato di schiuma per una calzata comoda, leggera ed avvolgente. La parte superiore di queste CP3 IX è ulteriormente impreziosita da un innovativo “360 degree web lacing system“, un sistema di cavi che avvolgono il piede da un lato all’altro in modo da garantire un supporto e lockdown di alto livello. Dell’imbottitura è poi posizionata all’interno del tallone per evitare che il piede possa muoversi.
L’intersuola è composta da Phylon, una mescola standard dalle prestazioni mediocri. Al di sotto di essa, però, in zona avampiede, è stato aggiunto un sistema di ammortizzamento “Nike Zoom” articolato in nove distinte camere d’aria che si comprimono indipendentemente e rilasciano energia.
La suola vede una trama a spina di pesce multi-direzionale composta da gomma morbida che fornisce un grip ai massimi livelli per soddisfare le necessità di un giocatore veloce come Chris Paul. La base è inoltre allargata in modo da permettere cambi di direzione e tagli efficaci nonché stabili.
Estetica
La linea a taglio basso rimane una costante nella linea CP3. Ciò che invece cambia è il look piuttosto piacevole, con qualche piccola sbavatura, ma convincente. Finalmente le prestazioni non sono più l’unico aspetto positivo della signature line.
Le caratteristiche estetiche particolari sono interessanti e tutte da scoprire: il retro della scarpa vede la presenza di due alette (realizzate come se fossero delle finestre da aprire) che una volta aperte rivelano la figura di un dragone. Ogni aletta, inoltre, ha una parola incisa ed il risultato della combinazione è “WIN TIME” (si fa riferimento ai momenti topici delle partite punto a punto in cui Chris è solito esprimersi con la frase “It’s winning time”); in più, la linguetta per aiutare ad indossare le scarpe presenta la firma dell’atleta. Il logo Cp3 è in bella vista sulla linguetta. Per concludere, la trama della suola, ai lati, si frammenta in un motivo che rappresenta i galloni militari; si tratta di un omaggio al defunto nonno e che non può mancare in nessuna delle signature di questo giocatore.