Nella partita che si è giocata questa notte tra Philadelphia 76ers e Cleveland Cavaliers, LeBron James ha aggiunto un altro record alla sua già formidabile avventura in NBA: è diventato infatti i giocatore più giovane di tutti i tempi ad aver toccato, e superato, i 25.000 punti in carriera.
Alla sua 13esima stagione e con una schiena che ha cominciato a fare i capricci, tanto da averlo costretto a saltare buona parte del training camp, LeBron sembra tuttavia aver voluto riprendere da dove aveva interrotto a Giugno, ovvero con una serie di prestazioni individuali decisamente mastodontiche: in ultima la gara appena trascorsa in casa dei Sixers (vinta dai Cavs 107 a 100, con un LeBron da 22 pts, 11 ast e 9 reb) quando a 8.07 minuti dal termine del quarto quarto King James ha concluso un’ alley-opp, la seconda consecutiva, che gli ha fatto registrare i punti numero 25.000 e 25.001 della sua pluriennale carriera, un gesto atletico che ha fornito anche buone indicazioni sotto il punto di vista fisico. Durante il timeout conseguente all’azione sopra descritta, il palazzetto è stato informato dallo speaker del traguardo raggiunto da LeBron James, con il pubblico di Phila che ha sportivamente tributato una standing ovation al n.23 dei Cavaliers. Vi riportiamo le parole di LBJ in merito a questo suo record, raccolte per noi da Dave McMenamin di ESPN:
“Credo proprio che Dio ci abbia messo la mano, quale modo migliore per chiudere quell’azione con un’ alley-oop che mi ha visto quasi volare: penso che Dio mi abbia aiutato, sia sceso e mi abbia toccato un pochino per farmi chiudere quella giocata, è stato davvero fantastico. Raggiungere questo risultato con questo gruppo di ragazzi in un palazzetto che ama il gioco del basketball, dove tutti sono tifosi dei Sixers fino alla morte, e ottenere una standing ovation per questo traguardo, è davvero speciale”.
LeBron James supera dunque Kobe Bryant che aveva precedentemente conquistato la palma del più giovane giocatore ad aver segnato 25.000 punti a 31 anni e 151 giorni, mentre il Re ha staccato il biglietto all’età di 30 anni e 307 giorni; se “il buon giorno si vede dal mattino”, anche in questa stagione LeBron ci regalerà gesta degne di essere osservate, sia che lo si ami o che lo si odi.
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