L’inizio di stagione di Emmanuel Mudiay – selezionato con la 7° scelta assoluta dai Denver Nuggets all’ultimo Draft NBA – è stato fin qui molto positivo e incoraggiante, seppur intervallato da alcuni passaggi a vuoto.
Il rookie – che ha trascorso la passata stagione giocando da professionista nella lega cinese – sta viaggiando ad una media di 13 punti, 4 rimbalzi e 6 assist a partita, ma tirando con una scarsa percentuale dal campo (33%) e perdendo più di 4 palloni a serata, effettivamente troppi per un ruolo nevralgico come quello del playmaker.
Nonostante gli aspetti “negativi” del gioco di Mudiay, le prestazioni della 19enne point guard dei Nuggets non sono passate inosservate tra i gli allenatori delle squadre avversarie. Tra i vari coach che hanno già affrontato i Denver Nuggets in questa regular season, Jason Kidd è sicuramente quello che è rimasto più impressionato dal talento e dalle abilità di Emmanuel Mudiay.
“Per me, guardare il video su di lui è entusiasmante”, ha dichiarato Kidd a Christopher Dempsey del The Denver Post prima della vittoria casalinga dei Nuggets sui Milwaukee Bucks, franchigia della quale l’ex-playmaker dei Nets ne è il capo-allenatore. “(I Denver Nuggets) sono una squadra molto giovane, ma Mudiay riesce comunque a tenere le redini del gioco con grande fermezza e con il piglio giusto. Non è un playmaker vecchio stampo, ma Emmanuel riesce a trovarsi a proprio agio nella delicata posizione di point guard della franchigia. Non vedo in giro per la NBA molti diciannovenni che riescono a fare le cose che sa fare lui su un campo da basket.”
Quello che emerge maggiormente dai commenti di Jason Kidd, però, è il fatto che il coach dei Bucks veda Emmanuel Mudiay come un giovane se stesso:
“Mi sembra di vedere me stesso quando avevo la sua età. Mudiay, però, è già molto forte e sicuramente diventerà un giocatore migliore del sottoscritto. A 19 anni si è già conquistato la fiducia e il rispetto dei suoi compagni, alcuni dei quali sono in questa Lega da molti anni. Ha un futuro luminoso di fronte a sé e sono sicuro che lascerà un’impronta indelebile sulla NBA. I giovani di talento come lui devono essere sempre spronati e devono sentire la fiducia dell’ambiente nel quale giocano.”
Emmanuel Mudiay ha davanti a sé una lunga strada da percorrere prima di poter essere paragonato a Jason Kidd, che si trova al secondo posto della speciale classifica dei migliori assistmen di tutti i tempi e al terzo posto per quanto riguarda i tiri da 3 punti. A livello statistico, tuttavia, possono essere paragonate le stagioni da rookie di Mudiay e Kidd: