John Wall, leader dei (poco convincenti) Washington Wizards, non ha dubbi, quando si tratta di individuare le ragioni della partenza a singhiozzo della squadra della Capitale:
“Se non sei in grado di fermare nessuno le cose non possono funzionare.”
Non solo, Wall avrebbe aggiunto (in un’intervista rilasciata al Washington Post) che i Wizards “non hanno lavorato per nulla sulla difesa durante il traning camp”. Dichiarazioni forti, che confermano ancora una volta come l’atmosfera, nello spogliatoio di Washington, si stia facendo piuttosto tesa. I Wizards, che nella scorsa stagione avevano dato l’impressione netta di aver intrapreso un percorso di crescita e consolidamento (46-36 in regular season e uscita alle Semifinali di Conference in postseason), in questo primo scampolo della stagione 2015-2016 stanno faticando tantissimo a trovare alchimia, soprattutto in difesa. Il risultato è un record sotto il 50% (6-8), con dei ratings statistici decisamente rivedibili; i Wizards sono infatti 22esimi per efficienza difensiva e concedono 103.3 punti ogni 100 possessi. Wall stesso, che nella scorsa stagione era parso in grado di entrare stabilmente nella top-10 NBA, in queste prime partite di regular season sta faticando tantissimo (16.1 punti e 7.6 assist di media con il 39% al tiro, tutti career low). I Wizards, per tentare la risalita in una Eastern Conference più competitiva che in passato, devono trovare il modo di registrarsi difensivamente e di acquisire maggiore fluidità in attacco. La sconfitta di questa notte contro i Raptors, con un Wall da 6-25 al tiro, non fa ben sperare. Stregoni e John Wall cercasi.
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