Kobe Bryant ha annunciato il ritiro, notizia ormai assodata da tutti. All’interno della lega sono arrivate numerose dichiarazioni dei protagonisti, di oggi e di ieri, che lo hanno affrontato e che continueranno a farlo nell’arco della stagione rimanente. Tra questi vi è una star assoluta chiama Kevin Durant, ala degli Oklahoma City Thunder. Durant è stato intervistato da newsok.com terminato il shootaround ad Atlanta (dove giocheranno nella nottata), rilasciando dichiarazioni molto interessanti sulla decisione di Kobe Bryant:
Ho idolatrato Kobe Bryant. L’ho studiato, volevo essere come lui. E’ stato il nostro Michael Jordan. Ho visto MJ nel suo finale di carriera con i Wizards e ho assistito alla crescita di Kobe. Sono deluso da voi (media) che lo trattate come una merda. E’ una leggenda e continuo a sentire ovunque quanto stia giocando male, quanto stia tirando male, di dovere mollare. Voi avete trattato una delle nostre leggende come fosse una merda e questo non mi è piaciuto. Spero che possiate iniziare ad essere più delicati con lui, ora che ha annunciato il ritiro. E’ stato veramente triste il modo in cui è stato trattato. Ha avuto una carriera favolosa, è stato un ragazzo che ha cambiato il gioco, mentalmente e fisicamente. Ha significato così tanto per il gioco della pallacanestro. Rimarrà una persona che prenderò sempre in considerazione quando verrà il momento di chiedere qualsiasi consiglio. Lo considero un uomo brillante ed intelligente. E’ triste vederlo andare, ha lasciato il segno. E’ stato il giocatore più forte della mia era. Sarà diverso andare allo Staples Center e non vedere il 24, dobbiamo imparare a goderci il resto della stagione, a rispettarlo. Cosa mi ha lasciato l’esperienza delle Olimpiadi assieme a lui? Mi piaceva il suo approccio. Ricordo una volta, eravamo andati alla finale per la medaglia d’oro del basket femminile e finimmo col parlarle di come approcciarsi in una squadra composta da giocatori più vecchi. In quel momento io ero esattamente in quella situazione, a 23 anni non sapevo ancora bene come comportarmi in un gruppo costellato da giocatori più anziani di me. Mi ha insegnato tante cose ed era sempre disposto ad aiutarmi. Tante volte l’ho chiamato alle 3, 4 di mattina solo per parlare di pallacanestro, e lui è sempre stato lì. Un sacco di persone non conoscono quel lato di Kobe. La differenza tra Kobe versione 8 e versione 24? Solo il numero di maglia. Sempre implacabile, sempre aggressivo, sempre atletico, sempre in grado di realizzare canestri. Perfetto offensivamente, difensivamente aveva quell’intensità..e domandava molto da ognuno in campo. “
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