Gregg Popovich, head-coach dei San Antonio Spurs, rientra sicuramente in quella tipologia di allenatori che rientrano sotto l’etichetta di “old school”. Il 66enne è stato però costretto ad adattarsi continuamente alle evoluzioni del gioco NBA – cambiamenti che coach Pop ha assistito in prima persona nel corso delle quasi tre decadi all’interno della Lega.
Popovich è un uomo, ancor prima che un allenatore, che non le manda mai a dire. Durante una recente intervista l’allenatore degli Spurs ha espresso il suo grande disappunto a proposito della crescente dipendenza delle squadre NBA dal tiro da 3 punti:
“Tutti tirano da dietro l’arco, il gioco si basa spesso e volentieri solo sulle percentuali e dalla mole di tiri da dietro l’arco. E’ un aspetto del basket moderno che odio, non potrò mai concepirlo! Questa non è pallacanestro secondo me. Sembra tutto un circo: ma allora perché non mettiamo come nuova regola anche un tiro da 5 punti e uno da 7 punti? Penso che io sia uno dei pochi allenatori che la pensano in questa maniera, sono consapevole di essere un coach ‘romantico’.
Gregg Popovich preferirebbe di gran lunga vedere squadre che giochino più spesso con i due lunghi – come fa lui stesso coinvolgendo Aldridge e Duncan nei giochi offensivi della franchigia, strategia che indubbiamente premia le caratteristiche strutturali dei San Antonio Spurs. Popovich, tuttavia, non è totalmente contrario all’utilizzo del tiro dalla lunga distanza, riconoscendo i risultati e i meriti dei Golden State Warriors:
“In una certa misura, i tiri da tre punti possono risolverti alcune partite. Dopotutto il tiro da dietro l’arco è stato un’arma decisiva in ognuno dei cinque titoli che abbiamo vinto fino adesso. Il tiro dalla lunga distanza diventa efficace se usato con un certo criterio. L’unica squadra che in questo momento lo utilizza molto e con grandi risultati sono i Golden State Warriors: grazie alle spaziature, alle caratteristiche dei loro giocatori e al loro tiro da fuori sono riusciti a vincere un anello NBA. In questa regular season sono ancora imbattuti e stanno asfaltando qualsiasi avversario che incontrano sulla loro strada. E’ vero, utilizzano moltissimo il tiro dalla lunga distanza, ma hanno una filosofia di gioco che gli permette di farlo abbondantemente.”