Dopo LaMarcus Aldridge e la sua dichiarazione di esserne solo la spalla, continuano le attestazioni di stima nel panorama NBA nei confronti di Kawhi Leonard. Stavolta a tessere le lodi del MVP delle Finali del 2014 è uno che le Finals le conosce piuttosto bene, avendole vissute sia da giocatore che da allenatore, come Steve Kerr.
Intervistato da Monte Poole di CBS Bay Area alla vigilia del big match della notte con gli Spurs, il coach, appena tornato in panchina dopo i problemi alla schiena, e forse con un po’ di pretattica, non ha certo lesinato elogi nei confronti dell’ala nero argento:
Noi parliamo sempre dei two-way players (i giocatori dalla buona dimensione sia offensiva che difensiva, ndr) e di quanto siano importanti, specialmente nella NBA moderna, dove non puoi coprire uno alle due estremità (offensiva o difensiva che sia, ndr). Lui è probabilmente il migliore sui due lati del campo.
Per il coach degli Warriors, Leonard è ormai un giocatore temibilissimo in ogni parte del gioco:
Devi fare i conti con lui (Kawhi, ndr) in tutti i modi possibili. E’ terrificante in difesa, e in attacco è sempre migliorato in questi anni. Il suo tiro da 3 ormai è veramente affidabile (Leonard sta tirando al momento con il 48% da 3, ndr), ed è così forte che può segnare anche in area. E’ un grande giocatore, e lentamente ma inesorabilmente sta diventando il migliore dei suoi in un sacco di modi diversi.
Leonard potrà dunque vantarsi di aver incassato la stima di un ex giocatore e un allenatore del calibro di Kerr, con dichiarazioni forse di circostanza alla vigilia di uno scontro diretto ma che denotano comunque un alto grado di rispetto. L’allenatore di Golden State non è stato invece ugualmente diplomatico con Tim Duncan, sulla cui assenza nella gara ha commentato con una battuta:
Ha 57 anni cosa volete… Ogni tanto avrà pur bisogno di un giorno libero!