Avversari di mille battaglie, ma un rispetto e forse addirittura un’ammirazione che va al di là della rivalità. E’ questo il rapporto tra Gregg Popovich e Kobe Bryant, due dei principali protagonisti della Western Conference e dell’intera Lega dell’ultimo ventennio, scontratisi innumerevoli volte per la supremazia a Ovest ma abbastanza intelligenti da riconoscere il valore dell’altro, come dimostrato anche dal video tributo degli Spurs a Kobe nella sua ultima apparizione all’AT&T Center.
Proprio in occasione della recente partita tra Spurs e Lakers, Kobe ha rivelato come Popovich gli abbia chiesto esplicitamente di parlare un po’ e di dare qualche consiglio al suo giovane pupillo agli Spurs, Kawhi Leonard:
Dopo la partita abbiamo parlato un po’ di Kawhi. Popovich vorrebbe che gli dessi qualche consiglio e gli parlassi un po’. Lo farò certamente. Penso che abbia un potenziale tremendo e possa solo migliorare, quindi se posso aiutarlo a farlo, lo farò di sicuro.
Leonard, appena 25 anni ancora da compiere, è entrato nella Lega come eccezionale difensore, ma sta diventando sempre più letale anche in attacco, con molti movimenti che ricordano lo stesso Bryant, dal quale certamente ha tratto ispirazione, considerata la propria origine californiana. Come Kobe, Kawhi è infatti un buonissimo realizzatore dalla media distanza, e sa giocare molto bene nel mid-post o anche spalle canestro, mostrando spesso le finte e i movimenti abituali del Mamba.
Certo è che se uno del calibro di Kobe Bryant, terminata la carriera da giocatore, dovesse dare il proprio contributo nella già esponenziale crescita di Kawhi Leonard, a San Antonio potrebbero veramente finire per creare un’arma totalmente illegale…