Quando il cadavere del leone è ancora caldo, proprio in quel momento giungono le iene.
Questo, quantomeno, sembra il destino toccato a Derek Fisher, sollevato dall’incarico di capo allenatore dei New York Knicks una manciata di minuti fa.
Neanche il tempo di svuotare l’armadietto al Madison Square Garden, che la lista dei sostituti, o presunti tali, comincia a farsi sempre più cospicua. Fra i vari nomi emersi subito dopo il licenziamento, uno su tutti ha preso il proscenio: Tom Thibodeau.
L’ex allenatore dei Chicago Bulls, nonché coach dell’anno nel 2011, si trova a spasso dall’estate scorsa e sembra pronto a riappropriarsi di una panchina NBA.
Questo almeno è quanto riferisce Ian O’Connor di ESPN:
«I Knicks sono la panchina che ha sempre voluto. Andrebbe a gattoni al Madison Square Garden.»
Thibodeau ha mantenuto un profilo molto basso, allontanandosi dai radar della NBA. Nonostante ciò, il suo nome in questi mesi è stato accostato ad alcune franchigie con panchine discretamente traballanti (leggasi Pelicans e Nets su tutti), ma un’eventuale chiamata da parte di Phil Jackson per allenare i New York Knicks sarebbe difficilmente declinabile.
Certo i dubbi riguardo alla compatibilità di vedute cestistiche fra Jackson, strenuo sostenitore della “triangolo”, e Thibodeau, con il suo basket imperniato attorno alla difesa, sussistono. Tuttavia si sta parlando di due persone estremamente intelligenti, preparate e che si stimano vicendevolmente fin dai tempi degli ultimi scontri fra Lakers e Celtics alle Finals NBA.
Altro elemento che potrebbe deporre a favore dell’ex coach di Rose e compagni è l’ottimo rapporto che questi intrattiene con Carmelo Anthony. I due hanno già lavorato insieme in seno a Team Usa, si rispettano e non è un segreto che Thibodeau volesse portare Anthony a Chicago nel 2014.
Che un po’ di difesa, su esempio dei Denver Broncos freschi vincitori del Super Bowl, sia quello che serve a Jackson, New York e Anthony per risalire la china dell’NBA?