Kristaps Porzingis è la vera sorpresa tra i rookie dell’annata 2015/2016, non ultima è infatti la notizia del RECORD NBA che ha fatto registrare grazie all’ultima prestazione in casacca Knicks.
Ma la sorpresa ancora più grande (e spiacevole) che potrebbero ricevere i tifosi di New York riguarda un possibile addio di Carmelo Anthony, vero leader e superstar del team della grande mela. Le voci di un suo possibile addio si fanno sempre più consistenti anche a causa delle parole che lui stesso ha utilizzato nelle scorse settimane. Parole di delusione, nervosismo, stanchezza. In molti pensano che Melo voglia cambiare aria. Ma non Kristaps:
“Ovviamente voglio che stia qua. Abbiamo bisogno di lui, io ho bisogno di lui“ ha dichiarato al Daily News. “E non vogliamo perderlo. Lui è il numero uno dal quale possa imparare qualcosa e vincere. Noi abbiamo bisogno di lui per vincere. Senza di lui sarebbe tutto molto più difficile, ma non sono preoccupato che possa partire. Non penso che andrà in questa maniera. Lui è un ragazzo fedele, penso che ami New York e questo conta più di tutto il resto.”
A New York manca una sconfitta per ufficializzare la propria “eliminazione” dalla post-season. Nella mente dei dirigenti e dei giocatori, quasi sicuramente, c’è già la consapevolezza di dover pensare al mercato estivo e alla possibilità di migliorare il roster. Non solo con qualche firma importante, ma anche con allenamenti specifici che possano portare benefit per il gioco in post del proprio rookie:
“Devo migliorare il mio gioco in post. Ho qualcuno da cui posso imparare tanto, Carmelo Anthony. Probabilmente lavorerò con lui durante questa estate” ha aggiunto Porzingis. “Cercherò di trovare la persona giusta con cui lavorare e imparare. Magari si tratterà di un ex giocatore NBA molto conosciuto per il suo gioco in post, qualcuno che possa aiutarmi a migliorare in questo. “
Il nome più probabile? Hakeem Olajuwon. Sempre che il lituano non decida di partecipare alle qualificazioni per partecipare alle Olimpiadi brasiliane.
“Mi siederò con Phil, Steve e coach Kurt per sentire le loro opinioni. Tengono a me, e proprio per questo voglio capire cosa pensano sia più giusto fare. Ascolterò anche la mia famiglia, ovviamente se dovessero dirmi di non giocare con la nazionale lo terrò in forte considerazione. Ma allo stesso tempo mi piacerebbe molto aiutare la mia nazionale. E’ una grande opportunità per approdare alle Olimpiadi. Quindi ecco, devo ancora capire cosa fare.”