I record sono fatti per essere infranti. Questa è la convinzione di LeBron James che ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni riguardo alla possibilità che i suoi rivali dei Golden State Warriors riescano a superare il mitico record di vittorie stagionali stabilito da Michael Jordan e compagni nell’ormai lontano 1996.
“Sarebbe forte. I record sono fatti per essere battuti. Questo non significa che quando un record viene infranto nessuno se ne preoccupi più. Abbiamo record di corsa che sono stati battuti. Record di home-run che sono stati battuti. Record di yard lanciate che sono stati battuti. Abbiamo una moltitudine di tipi di record che sono stati battuti, ma nessuno li considera di meno. Anzi in realtà li ammiri ancora di più. Ti volti e ti dici ‘Wow, davvero hanno fatto questo?’ E quindi avere Golden State in una posizione tale per cui se ne vincono tre di fila potranno battere quel record, penso sia davvero forte.“
I Warriors, infatti, vantano un record di 70-9 e devono vincere le loro ultime tre sfide di regular season per battere l’ambito record, anche se hanno già raggiunto il non trascurabile risultato di diventare il secondo team nella storia ad assommare 70 vittorie. LeBron James stesso ha attribuito questi record alla “fame” di Golden State, la stessa fame che nelle scorse Finals avrebbe portato la franchigia della Baia a prevalere sui Cavs di LeBron stesso.
James è convinto che la straordinaria stagione di Golden State di quest’anno possa servire a ricordare quanto fossero forti quei Bulls, in grado di stabilire un record così fantasmagorico 20 anni fa. E alla domanda su che cosa ricordi di più di quei Chicago Bulls, James ha sorpreso tutti, non menzionando Michael Jordan, Scottie Pippen, Dennis Rodman o il coach, Phil Jackson:
“Loro non giocavano molti ultimi quarti. Invece c’erano un sacco di ultime frazioni in cui Toni Kukoc, e Randy Brown e Jud Buecheler entravano in partita. Così, è questo quello che ricordo.“
E poi James ricorda anche la sua miglior stagione di squadra, quella dei Cleveland Cavaliers 2008/09, che mancarono il record per sole sei partite:
“La mia miglior stagione è stata un 66-16. Ripensandoci posso ricordarmi qualche partita nella quale abbiamo perso e che avremmo potuto vincere. Ma ricordo anche partite che avremmo potuto perdere e che invece siamo riusciti a vincere. Quella è stata una stagione veramente buona per noi. Non so se ho fatto parte di una squadra che si diceva cose del tipo ‘Andiamo a fare quel record’. Di solito, con queste cose, lasci che accadano, e vedi se succede. E quella volta ci sono andato vicino di sei partite.“
Anche l’attuale coach di LeBron James, Tyronne Lue, è andato vicino a quel record, con i Los Angeles Lakers 1999/2000, autori di un 67-15, e ha dimostrato ammirazione per quanto fatto vedere in campo dagli Warriors in questa stagione:
“Non ci è mai venuto in mente a noi della squadra. Una stagione siamo arrivati a 67-15, abbiamo avuto un paio di lunghe strisce vincenti e cose così, ma arrivare a qualcosa come un 72-10 o addirittura un 73-9 è qualcosa di davvero enorme soprattutto in questa lega. Non pensavo che qualcuno ci sarebbe riuscito ancora. Vincere un così gran numero di partite in una lega con tante squadra competitive, soprattutto essendo nella Western Conference, e con la Eastern che quest’anno è stata grandiosa, è sicuramente un tributo al valore di questa squadra.“