Lo Staples Center ospita il secondo appuntamento della sfida tra Los Angeles Clippers e Portland Trail Blazers, dopo l’altisonante vittoria per 115-95 ottenuta dagli uomini di Doc Rivers in gara-1.
Il primo quarto è tutto una rincorsa per i Blazers che si trovano nelle condizioni di dover ricucire uno strappo creato da Chris Paul e J.J. Redick in apertura di frazione. Gli uomini dell’Oregon però rimangono attaccati con le unghie alla partita, chiudendo il quarto con uno svantaggio di soli 5 punti, 22-17. A inizio secondo quarto, i padroni di casa sembrano voler allungare: sulle ali dell’entusiasmo e di un Jamal Crawford fresco vincitore del premio come Sixth Man of the Year, i Clippers allungano fino al +13, sul 34-19, prima di trovare la reazione dei Blazers che si appoggiano soprattutto a Mason Plumlee e a Damian Lillard (anche se le velleità del playmaker di Portland vengono momentaneamente spente da una violenta stoppata di DeAndre Jordan) ma sembrano incapaci, fino a due minuti dalla fine del quarto, di chiudere il divario. Poi una tripla di Aminu, un bel mid-range di Chris Kaman e un paio di liberi riportano sotto Portland, che chiude il primo tempo a -4, 47-43.
Il terzo quarto si apre sulla falsariga di quelli precedenti, con i Clippers che suonano la carica al seguito di Chris Paul e vanno a infilare un parziale di 8-0 che li porta sul +12 (55-43). Portland però non si dà mai per spacciata e riesce a rientrare subito portandosi di nuovo a -3, grazie soprattutto a due triple di Harkless e McCollum, oltre che alla schiacciata del solito Lillard. C’è subito però la reazione dei Clippers, di nuovo affidata alle mani di Chris Paul, che prima propizia la schiacciata di Blake Griffin e poi infila la tripla del 62-56. Portland è soprattutto nelle mani di Plumlee e Lillard, che non si danno per vinti e confezionano l’azione che riporta, di nuovo, i Blazers a -3. Allora è di nuovo Chris Paul a propiziare lo strappo dei Clippers, portando a scuola Damian Lillard. Il quarto si chiude sul 67-61 per i padroni di casa, ma la partita è più viva che mai. All’inizio dell’ultima frazione però, ci pensano i Clippers ad ammazzarla: nuovo strappo propiziato dalla second unit (con un bel gancio di Cole Aldrich e una tripla allo scadere dei 24 secondi di Austin Rivers tra le azioni più belle). Per Portland arriva solo un canestro di Gerald Henderson, ma i Clippers volano sul +15 (78-63). La resistenza di Portland si fa sempre più flebile, Lillard si fa stoppare di nuovo, e poco dopo Chris Paul innesca Blake Griffin in un magistrale pick ‘n roll con il lungo dei californiani che si porta a casa il ferro. I due si scambiano i favori anche nell’azione successiva, con Griffin a confezionare dal post l’assist per la tripla di Paul per l’86-69 Clippers. I Blazers vanno alla deriva, nonostante un Damian Lillard e un Mason Plumlee mai domi, e il divario diventa sempre più profondo fino ad arrivare al -20 quando i Clippers infilano con Crawford la tripla del 97-77. Negli ultimi minuti c’è spazio per un po’ di spettacolo (con l’alley-oop di McCollum per Plumlee) e per le second unit con la tripla di Wesley Johnson su assist di Prigioni a fissare il punteggio finale sul 102-81.
Per i Clippers un Chris Paul in stato di grazia, autore di 25 pts, 6 rbd, 5 ass e 1 stl, tirando 10/22 dal campo. La star dei californiani è stata degnamente coadiuvata da suoi compagni di squadra, soprattutto da Redick con i suoi 17 pts, Griffin, a un soffio dalla doppia-doppia con 12 pts e 9 rbd a cui si aggiungo 4 ass e 1 blk e DeAndre Jordan che, a fronte dei soli 3 pts messi in cascina ha tirato giù ben 18 rimbalzi. Dalla panchina fondamentale l’apporto di Crawford (11 pts per lui).
Dall’altra parte ai Blazers non è bastato un Damian Lillard da 17 pts, 6 rbd e 3 ass, autore però di un brutto 6/22 dal campo e di un preoccupante 0/6 dalla linea dei tre punti. Mason Plumlee è stato probabilmente il più positivo della squadra, anche lui con 17 pts, 10 rbd, 7 ass, 2 stl e 1 blk. Bene anche McCollum con i suoi 16 pts, 5 ass e 3 rbd, e Mo Harkless a 12 pts. Nullo, o addirittura deleterio, però l’apporto della panchina che sigla soltanto 10 pts e 16 rbd complessivi. C’è ancora molto da migliorare.