San Antonio 5,5
Sicuramente la peggior partita giocata finora delle tre, ma nei Playoff niente è scontato e se non giochi al 110% tutte le parti rischi di trovare insidie anche in Serie abbordabili. Lo sweep è ancora possibile e questo era l’obiettivo della banda di Pop; chiudere in fretta e mettere altri giorni di riposo nelle gambe dei tanti veterani. Duncan, per motivi tecnici causa il quintetto con Carter da ala grande, non ha praticamente giocato ma ha comunque collezionato la W numero 154 nei Playoff, terzo all-time ad otto lunghezze da Fisher. Preoccupa invece la condizione di Tony Parker, completamente assente dalla partita, sia in attacco (2 punti con 1/8 al tiro) sia sotto l’aspetto caratteriale. Un passaggio a vuoto può capitare a tutti, ma gli Spurs hanno bisogno del miglior Parker se voglio arrivare fino alla fine. Le notizie buone vengono da Danny Green, che sembra aver ritrovato fiducia nel tiro, e soprattutto dalla straordinaria prestazione di Leonard con 32 punti (6/9 da tre) 7 rimbalzi, 4 recuperi e 5 stoppate. Come sempre essenziale su due lati del campo ma stasera ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, che abbiamo di fronte uno dei giocatori più forti e completi della Lega.
Memphis Grizzlies 7
Joeger non poteva chiedere di più dai suoi ragazzi che, nonostante una stagione disastrata dagli infortuni e la notevole differenza di peso tra le due squadre, si sono battuti su ogni palla onorando i calorosi presenti del Fed-ex Forum. La “ciurma di vecchi pirati” capitanata da un Randolph magistrale da 20 punti e 11 rimbalzi ha creato più di un grattacapo alla difesa degli Spurs, nettamente la migliore della Lega in Regular Season. Soprattutto l’aggressività e la voglia di competere che hanno mostrato i Grizzlies ha permesso loro di giocarsela quasi fino in fondo, catturando ben 15 rimbalzi offensivi (!) e mettendo in difficoltà gli Spurs con un quintetto più basso e mobile. Potrebbero essere queste le chiavi per provarci in Gara-4. Tornare in Texas sarebbe già una bella soddisfazione.
