Paul George contro Lowry, DeRozan e Carroll (credits to zimbio.com)
INDIANA PACERS
Paul George: 8.5. 39 punti, 8 rimbalzi e 8 assist: una prestazione da vero dominatore e da superstar assoluta come ormai PG è tornato pienamente ad essere dopo il terribile infortunio con la maglia della nazionale, ma la sua prova è macchiata dalla scarsa presenza nel decisivo quarto periodo, in cui, complice un po’ di stanchezza in una gara in cui Vogel non lo può togliere senza subire controparziali, mette solamente due punti e non riesce a fermare l’emorragia. Indiana è totalmente dipendente da lui, ma se non vince le partite con prestazioni del genere del suo leader non è un gran segnale…
Miles Turner: 7. Ancora una buona prestazione del rookie, come sempre tutta energia e atletismo. Casey è costretto a panchinare per tutta la gara Scola proprio perché non riesce a star dietro al giovane Turner, ma non è che con Patterson le cose cambino molto (14 punti, 7/10 dal campo e 8 rimbalzi in 35 minuti).
Ian Mahinmi: 5. Nessuno gli chiede i ventelli, ma quantomeno la presenza in area sugli scarichi per le inevitabili attenzioni generate dai pericolosi esterni di Indiana, anche per impegnare un po’ Valanciunas: in alcuni episodi è riuscito a dare questa presenza, oggi no (2 soli tiri e 2 liberi per 4 punti e 6 rimbalzi in 18 minuti).
Monta Ellis: 4. Il grande assente di partita e, per gran parte, anche della serie: 32 minuti e appena 3/10 dal campo, altra prova insufficiente per quello che dovrebbe essere la seconda bocca di fuoco di questi Pacers. Apatico, timoroso, quasi mai aggressivo come ai bei tempi di Golden State e Dallas: il grande assente dei playoffs dei Pacers potrebbe costare la mancata impresa su Toronto.
George Hill: 7. Buona regia, punti quando servono (15 con 5/9), nessuna palla persa, ordine e “give the ball to George”: quando viene chiamato in causa è pronto e il suo lo fa ampiamente.
Solomon Hill: 6.5. Non presentissimo per gran parte della gara, si sveglia proprio quando conta con una tripla pesantissima e un’altra che avrebbe regalato i suoi l’overtime: sfortunatissimo per il mancato rilascio in senso utile, ma si dimostra molto freddo quando conta, qualità che potrebbe tornare utile.
Rodney Stuckey: 4. Idem con patate con Ellis, quasi deleterio nel suo spingardare sul ferro (1/10), e i suoi punti, come quelli del buon Monta, mancano eccome nel conteggio finale. Unica giocata degna di nota, il momento in cui nell’ultimo quarto frana sul malcapitato Drake nel tentativo di recuperare un pallone.
CJ Miles: 5.5. Anche per lui serata a litigare col ferro.
Ty Lawson SV
Lavoy Allen SV
TORONTO RAPTORS
DeMar DeRozan: 8.5. Finalmente si vede il vero DeRozan anche ai playoff: dopo esser stato etichettato, insieme a Lowry, elemento non adatto ai momenti topici della stagione, l’All Star dei Raptors si scrolla di dosso le accuse con una prova degna del suo talento. Aggressività, tanti liberi guadagnati e convertiti, finalmente anche pericoloso da fuori: chiude a 34 e risulta finalmente decisivo in una vittoria preziosissima.
DeMarre Carroll: 4.5. Paga ancora la forma non perfetta dopo il lungo infortunio, ma è arrivato in estate per essere il terzo “big three” di un back court da sogno e, per quanto visto stanotte, non pare proprio a questo livello: solo 5 punti e 4 falli in 25 minuti, e anche in difesa ne prende 39 da George, anche se riesce quantomeno a limitarlo nell’ultimo, decisivo quarto. Anche lui comunque deve alzarsi di tono se Toronto vuole provare a far strada.
Kyle Lowry: 5. Se DeRozan si scrolla di dosso le accuse piovute su di lui dopo questo avvio di post season, Lowry prosegue invece nei suoi playoffs abulici, in cui litiga col ferro e fatica anche a mettere in ritmo i compagni. Quantomeno non perde un singolo pallone in 36 minuti, e per il suo stile di gioco è un ottimo risultato.
Patrick Patterson: 4.5. Parte in quintetto al posto di Scola, ma perde a sua volta il duello con il giovane Turner: 25 minuti quasi impalpabili per l’ex Kings, in cui anzi tiene un plus minus di -20…
Jonas Valanciunas: 6. Seppur con minutaggio ridotto (22 minuti) per i quintetti piccoli messi in campo da Indiana, quando è in campo in area si sente (11 punti con 5/8).
Bismack Biyombo: 7.5. Molto più mobile e attivo di Valanciunas, è più adatto ai lunghi dinamici dei Pacers e non toglie fisicità in area: il risultato sono 10 punti (molti piuttosto pesanti nell’ultimo quarto), con un per lui eccezionale 4/4 ai liberi, e soprattutto 16 rimbalzi in 23 minuti. Una macchina, paradossalmente per le caratteristiche molto più indigesto del lituano per gli avversari.
Terrence Ross: 5.5. Una sola bomba a bersaglio su 6 tentativi, ma piuttosto pesante durante la rimonta dell’ultimo quarto.
Corey Joseph: 6.5. Orgoglio del nord che non vuole uscire, segna punti importanti a sua volta nell’ultimo periodo dando un gran contributo alla rimonta.
Norman Powell: 6.5. Impagabile energia dalla panchina, carica l’intero palazzo con le sue giocate d’atletismo. Anche lui molto positivo nel decisivo ultimo quarto.