Gli Charlotte Hornets non mollano la presa sui Miami Heat in quella che sembra essere una delle serie più equilibrate di questi playoffs NBA 2016. Parte del merito, in casa Hornets, va sicuramente all’Americano-Taiwanese Jeremy Lin. In pochi ad inizio stagione avrebbero scommesso su questo giocatore, che ora sta contribuendo con cifre importanti (21 punti per lui alla fine di gara 4 uscendo dalla panchina, con un solidissimo 60% al tiro da dentro l’area) al momento più che positivo degli Charlotte Hornets. Dopo l’ultimo anno a Houston un po’ in sordina, tutti si aspettavano che un cambio di scenario lo avrebbe riportato alle splendide gesta di New York, quando trasformato in “Linsanity” incantò il pubblico esigente della grande mela sfoggiando memorabili prestazioni come quella contro i Lakers, in cui segnò sull’onda di un entusiasmo generale, 38 punti.
Approdato a L.A. sponda Lakers l’anno successivo a Houston però, Lin sembra accusare un po’ il palcoscenico dello Staples; Byron Scott col passare del tempo gli fa giocare sempre meno minuti e, a fine stagione, viene ceduto alla corte di Michael Jordan senza troppi complimenti. Risultato: Lin ora è un giocatore chiave nella rotazione di Charlotte, che oltre ai numeri sa portare il suo contributo anche a livello emozionale e psicologico alla squadra. Per il giocatore di origini Taiwanesi la fiducia dell’ambiente sembra giocare un ruolo primario nelle sue buone prestazioni, così i suoi tifosi si possono finalmente godere il vero Jeremy Lin, e non quello timido di L.A., costretto a rispondere alle solite domande dei giornalisti a fine partita sul perché i Lakers fossero così terribili.
Questa notte, gli Hornets si giocano buona parte della stagione all’American Airlines Arena di Miami, in una gara 5 in cui il ri-nato Lin potrebbe nuovamente partecipare prepotentemente per portare Charlotte ad un’altra vittoria.
Di Marco Malvezzi