Sfortunati. Se dovessimo cercare un aggettivo per i Los Angeles Clippers di questo 2015-2016 credo che non riusciremmo a trovarne uno che più si avvicina alla realtà. Gara 4 del primo turno dei playoff: frattura alla mano per Chris Paul (probabilmente il più forte playmaker “puro” della lega) e riacutizzarsi del problema al quadricipite per Blake Griffin. Gara 6: Austin Rivers che gioca con 11 punti di sutura all’occhio senza praticamente vederci, sconfitta ed eliminazione.
Ed ecco che quella che doveva essere una stagione di riconferma dopo l’anno scorso (con i losangelini arrivati ad un passo dalle finali di Conference) si trasforma in un mezzo disastro ed i dubbi su quello che è il nucleo portante della squadra cominciano a farsi sempre più numerosi. Certo è che la panchina costruita quest’estate non ha portato grandi benefici: Lance Stephenson e Josh Smith spediti rispettivamente a Memphis e Houston, Paul Pierce che, arrivato come clutch man per i playoff, non è mai riuscito ad incidere veramente su questa squadra. L’unica vera nota positiva è Jamal Crawford, fresco vincitore del premio di Sesto Uomo dell’Anno per la terza volta in carriera ma che, chiamato a giocare un numero maggiore di minuti rispetto alla media a causa dell’infortunio di Paul, non si è rivelato un vero e proprio leader.
Per i Clippers si aprono dunque le porte dell’offseason e, nonstante le voci che sono circolate in questi giorni su eventuali trade coinvolgenti i Big Three (si è parlato di Melo a LA in cambio di Griffin), è Coach Doc Rivers a tranquillizzare tutti i tifosi dichiarando, durante un’intervista, di non aver intenzione di cedere né Chris Paul, né Blake Griffin, né DeAndre Jordan.
Riportiamo, dunque, le parole dell’ex Head Coach dei Celtics: “Mi piace il nostro quintetto e mi piace la nostra panchina, che è stata molto buona quest’anno. Credo che tutti vorranno restare qui e noi faremo di tutto per farli restare. La buona notizia riguardo ai free agent che eserciteranno la player option, – che, ricordiamo, permette di uscire dal contratto – come è giusto che facciano dato che tutti sanno quanto possiamo spendere, è che non trovo nessuno che non voglia restare qui. Siamo vicini ai migliori, e lo sappiamo – aggiunge Rivers – abbiamo l’obbligo di continuare a migliorare la mia squadra. Ovviamente a causa degli infortuni, specialmente quello di Blake, non abbiamo idea di quello che avremmo potuto fare, anche durante i playoff lui non era al 100%“.
Alla luce di tutti gli infortuni che hanno afflitto i Clippers, Rivers ha aggiunto: “Mi sarebbe piaciuto che tutti fossero al 100% all’inizio dell stagione, e se non avessimo vinto neanche in quel caso, avrei saputo esattamente cosa fare. Ora invece è più difficile, ma credo di avere una buona idea di cosa fare in futuro“.
Per concludere Rivers ha parlato del Draft, in cui, per i Clippers, è probabile una scelta intorno alla 20-25: “Avremo una scelta intorno alla 25, quindi pensare di fare un fuori campo o di scegliere un ragazzo che ti faccia fare un enorme salto di qualità è quasi impossibile, voglio dire, faremo un ottimo lavoro al draft, ma, storicamente, non è mai accaduto di prendere un campione con la nostra scelta“.
Jacopo Cigoli
@JacopoCigoli