CLEVELAND CAVALIERS
Kyrie Irving 7,5: ottima prestazione da parte di uno dei migliori secondi violini della Lega, che nei momenti concitati del match ha il merito di spegnere l’entusiasmo degli avversari a suon di triple. Soffre le discese del terribile Schroder, ma con la stoppata finale suggella una prestazione di altissimo livello.
J.R. Smith 6,5: troppo nervoso in alcune circostanze, ma con i suoi preziosissimi punti contribuisce attivamente alla vittoria dei Cavs.
LeBron James 8: fresco di ingaggio per il secondo capitolo di “Space Jam”, il Re scende in campo e sembra non aver bisogno della Michael’s secret stuff per dominare in lungo e in largo. Non ci sono Bugs Bunny e Daffy Duck al suo fianco, ma per avere la meglio su questi normalissimi Hawks Irving e Thompson sono più che sufficienti.
Kevin Love 5: si assenta ingiustificatamente per tre quarti della gara, svegliandosi solo nel finale. Alla fine arriva la consueta doppia doppia, ma il tabellino è troppo generoso nel descrivere la sua prestazione, assolutamente sottotono rispetto agli standard a cui ci ha abituato.
Tristan Thompson 7: ottima prestazione del lungo dei Cavs, che domina a rimbalzo mangiando in testa al non pervenuto Horford, proteggendo ottimamente i ferri della Quicken Loans Arena. A nessuno salta in mente di chiedergli di portare punti alla causa, tuttavia nelle sporadiche sortite offensive si comporta egregiamente.
Matthew Dellavedova 5,5: scende in campo con la solita garra e in un primo momento riesce anche a prendere le misure allo straripante Schroder, ma ben presto cede la scena ai suoi ben più quotati compagni di squadra.
Iman Shumpert 4,5: poco concentrato ed incisivo sul parquet, dovrebbe prendere spunto dai vecchietti terribili che insieme a lui affollano la panchina dei Cavs.
Channing Frye e Richard Jefferson 7: i due veterani vogliono a tutti i costi motivare con i fatti il loro ingaggio nella corte del Re. Schiacciate, triple, sottomano: il loro repertorio offensivo non conosce limiti, così come la loro esperienza cestistica, che affiora nei momenti di maggiore difficoltà. Un esempio per compagni ed avversari più giovani, che spesso scendono in campo svogliati e privi del giusto atteggiamento.
Mo Williams, Timofey Mozgov, Dahntay Jones s.v.
ATLANTA HAWKS
Jeff Teague 5: prestazione a tinte fosche per il playmaker degli Hawks. Nel poco tempo a sua disposizione commette troppe imprecisioni e la crescita esponenziale di Schroder lo condanna ben presto alla panchina.
Kyle Korver 4: lontano parente dell’infallibile cecchino dei tempi d’oro. La sola conclusione tentata in 36 minuti sul parquet è la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dalla difesa dei Cavs, che riesce ad escluderlo dal gioco annullando una delle armi tattiche più pericolose nelle mani di Budenholzer.
Kent Bazemore 6,5: i primi otto punti degli Hawks portano la sua firma, a testimonianza dell’ottimo atteggiamento con cui scende in campo. Prestazione di sostanza quella dell’ex Lakers, sul cui voto però pesano i troppi errori commessi nell’ultimo quarto, che pregiudicano la prestazione dell’intera squadra.
Paul Millsap 6,5: l’inizio non è dei migliori, ma anche Love fatica a carburare e non riesce ad inpensierirlo. Cresce con il passare dei minuti, ma i compagni sono ormai stremati dallo sforzo di sopperire alle sue troppe pause.
Al Horford 4,5: irriconoscibile. Sonnecchia per tutta la partita per la felicità di Thompson, che colleziona rimbalzi e lo domina in difesa e persino nelle sue sporadiche sortite offensive. Deve assolutamente ritrovare la forma migliore, Atlanta ha bisogno di lui.
Dennis Schroder 8: è lui l’assoluto quanto inaspettato dominatore di Gara-1 (LeBron permettendo). Imprendibile per chiunque, scorrazza sul parquet a velocità doppia rispetto agli altri, mandando a bersaglio triple e layup a ripetizione. Proprio sul più bello paga la stanchezza accumulata e commette qualche errore di troppo dovuto alla sua innata voglia di spaccare il mondo, ma alla luce della sua prestazione a tutto tondo siamo disposti a perdonarlo.
Thabo Sefolosha 5: Budenholzer lo getta nella mischia per tentare di arginare LeBron con il suo specialista difensivo, ma James è un cliente scomodissimo e riesce a trovare la via del canestro con estrema facilità.
Mike Scott 6: 100% dal campo per una delle chiavi tattiche della serie contro Boston, che quando viene chiamato in causa fa diligentemente il suo dovere.
Tim Hardaway Jr, Mike Muscala, Lamar Patterson s.v.